mercoledì 23 settembre 2009

Ecco il logo definitivo di Ski-alper

Ski-alper si nasce? No, si diventa con il tempo...


18/09 | di Redazione |

Dopo una serie di prove alla fine l'omino nero alla Depero con i pini innevati ha indossato lo zaino rosso ed è un po' meno ingobbito, però sale, sale...
Questo omino verrà stampato su adesivi a forma di scudetto che verranno applicati ai caschi Starlight dell'iniziativa «Salva la tua fantasia». Si tratta di un'idea che portiamo avanti da qualche anno e che finalmente si è concretizzata grazie alla collaborazione con la Camp.
Dovrebbe essere questo il battesimo del logo Ski-alper che oltre ad apparire sulla rivista circolerà sul capo degli scialpinisti che intenderanno effettuare le escursioni con il casco sulla testa, almeno in discesa. Altri adesivi saranno a disposizione per gli amanti di questo tipo di gadget.
Sarà uno dei metodi per fare sì che ci si senta veramente una community, quella degli utilizzatori delle pelli per salire senza distinzione di livello o di età e di sesso.
Ci stiamo rendendo conto che molti approdano allo ski-alp poiché stufi delle piste affollate. Qualcuno arriva dal fondo stufo dell'anello battuto. Qualcun altro ha proprio iniziato a sciare con le pelli...

domenica 20 settembre 2009

i tre borghi con la mtb

Come direbbe il Pontifex, questo che vi propongo è un giro di "gran classe", mediamente impegnativo, che permette di attraversare gli altipiani ed alcuni dei borghi ubicati alle pendici del Gran Sasso, come Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio.

Questa mattina, dopo aver trascorso buona parte del mio tempo nella consultazione della meteo (le previsioni davano brutto) e tentato inutilmente di caricare una traccia sul mio GSP, poco prima dell'ora di pranzo mi sono deciso è sono partito da solo alla volta di Calascio dove ha inizio l'itinerario che si svolge quasi interamente su sterrato, allo scoperto e sempre al di sopra dei mille metri slm, fino a raggiungere i 1645 m della sella di San Cristoforo.
Relazione: Raggiunta Calascio si posteggia l'auto in prossimità del fontanile sulla SP7, in corrispondenza del crocevia per Castel del Monte. Da questo punto con la MTB si imbocca il sentiero in discesa alla sx del fontanile, che inizialmente è scalettato e sassoso, fino a raggiungere il laghetto di pesca sportiva, dal quale si prosegue sulla carrareccia fino ad incrociare nuovamente la SP7 dove si svolta a sx in discesa. Si prosegue brevemente sulla provinciale fino al cartello di legno che indica l'azienda sperimentale "San Marco", dove si prosegue sulla carrareccia alla nostra destra in leggera discesa. Una volta raggiunto il piano sottostante, si ignorano prima la strada che alla nostra sinistra conduce al centro "San Marco" e poi una carrozzabile alla nostra destra, fino a raggiungere l'incrocio con la carrareccia che proviene da Ofena, dove si prosegue a sinistra. Si prosegue passando nella valle Polmonara fino a raggiungere la SS 17 bis, quando ormai si è giunti a Castel del Monte che si attraversa proseguendo in direzione Campo Imperatore, dopo aver fatto la consueta sosta alle "Scimmie del Lago" gestito da due giovani donzelle.

Superato l'abitato di Castel del Monte, in corrispondenza di un'ampia curva a destra dove c'è anche un piazzale, si imbocca la strada (asfaltata nei primi 20 metri) sulla sinistra che in salita in breve ci conduce alle pendici del Monte Bolza. Con alcuni saliscendi ed un tratto più impegnativo su fondo sconnesso, si raggiunge la sella di San Cristoforo dalla quale si scorge la piana di Campo Imperatore ed il Monte Prena. In corripondenza di un fontanile secco ed un ricovero metallico, si gira a sinistra in discesa su fondo inizialmente ghiaioso e poi in piano su comoda strada bianca fino ad una biforcazione in corrispondenza della Fonte del Cane a 1530 m. Qui si prosegue a destra ancora in piano fino a raggiungere la strada asfaltata che collega Santo Stefano di Sessanio a Campo Imperatore, proseguendo a sinistra verso San Stefano che avvistiamo dopo un breve saliscendi. Si prosegue in discesa fino ad un tornante a destra, dove si imbocca in piano la strada bianca a sinistra che si percorre fino a raggiungere una biforcazione a destra in salita abbastanza impegnativa (proseguendo a sinistra si raggiunge direttamente Calascio) che in breve ci porta ad avvistare la Rocca di Calascio e la chiesa esagonale della Madonna della Pietà. Attraversato i ruderi della Rocca si percorre il sentiero che in discesa attraversa l'antico borgo per poi imboccare l'unica strada semi asfaltata che in breve ci riporta a Calascio.

Come dicevo un "giro di gran classe", anche se ho sbagliato strada percorrendo 10 km in più del necessario, mi sono beccato due scrosci di acqua e ho dovuto trattenere il fiato per la paura quando mi sono trovato completamente allo scopersto sulla Costa di Bolza con roboanti tuoni che mi giravano attorno. Ma alla fine mi sono proprio divertito.
Per le foto della gita clicca sul titolo del post o album picasa.

PIZZINO URBI ET ORBI

Sommessamente riferisco un messaggio urbi et orbi affidatomi dal Pontifex, il quale ha voluto anche farci grazioso dono di una sua foto recente. Parrebbe che per il futuro il Pontifex intenda intervenire sul blog solo con la mediazione di sacerdoti a lui devoti, cui affiderebbe i suoi pizzini.
Ecco il primo pizzino:



BENEDICO VOI TUTTI, CAVALIERI DELLA POLVERE, CAVALIERI NELLA POLVERE, CAVALIERI QUANTO MENO IMPOLVERATI.
AVETE TUTTI PECCATO, PER VOSTRA COLPA, VOSTRA GRANDISSIMA COLPA.
CHI E’ ANDATO PER GOBBETTE, CHI PER CIMETTE, CHI CON BICICLETTE.
CHI DOVEVA LAVORARE, CHI CERCAVA IL PIZZONE, CHI E’ ANDATO TROPPO AL MARE.
CAVALIERE, EGO TE ABSOLVO A PECCATIS TUIS
MO’ PERO’ DATTI UNA MOSSA E IMPEGNATI PER LA RIPRESA AUTUNNALE.

E CHE LA MONTAGNA SIA CON TE
AMEN

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