mercoledì 7 febbraio 2018

Dolomiti Incantate parte 3 Cima Undici

Eccoci arrivati al terzo giorno di questa vacanza dolomitica , con noi oggi anche Gianluca (giambroz) e Margherita che ci accompagnerà solo nella prima parte della gita.
la destinazione è Cima Undici nella valle dei Monzoni . Questa bella montagna , ben visibile dalla val di Fassa
con le sue pareti rocciose che incombono verso nord è invece solare e invitante sul suo versante sud..  in questa vallata, che inizia dalla valle di San Nicolò per poi dividersi e a est diventare valle dei Monzoni, sono già stato varie volte, l'ultima circa dieci anni fà con anche Il caro Mauro di Pistoia ,che sempre lo porto nel cuore. Quella volta salimmo al monte Pecol , compiendo una piccola traversata da una valle all'altra.. in passato invece feci due  belle salite: alla cima Piccola di Lastei e alla Vallaccia. In questo angolo del Trentino tra calcare e roccia vulcanica , con le condizioni favorevoli è possibile salire alla vetta di diverse montagne,sci ai piedi, cosa non facile tra questi monti così caratterizzati da guglie rocciose.
La prima parte di questa gita è caratterizzata da una lunga strada che d'estate in parte si percorre in auto. poi si cambia decisamente direzione dopo Malga Monzoni...
si sale ora un bosco ripido che conduce a belle e soleggiate praterie..
sullo sfondo cima Vallaccia

poi si arriva al rifugio Vallaccia (chiuso in inverno)che ci accoglie per un breve riposo
da qui non ce ne vorremmo più andare.. il profumo del legno scaldato dal sole, il silenzio che solo la montagna può regalare, quella strana sensazione di non sentirsi soli nella vastità di questi ambienti sono grandi emozioni ,difficili da dimenticare.. E invece si riparte , e di nuovo a cercare la linea migliore di salita,con un occhio anche a quella di discesa..


Ormai siamo alle battute finali, abbiamo osservato anche il canale Zeni che divide Cima Undici dalla Vallaccia..
le condizioni sono buone e due di noi  rientreranno per questo Canalone, ben visibile anche dalla valle.



 siamo sulla cima, un balcone sulle dolomiti, ci teniamo a distanza dalle grandi cornici e aspettiamo di vedere i due che scenderanno dal Canale Zeni, poi inizieremo anche noi a scendere...
i Monzoni, una lunga catena montuosa sopra il passo San Pellegrino

Marmolada  e Gran Vernel sull sfondo guardando verso est

il gruppo del Sasso Lungo e Sasso Piatto

il gruppo del Sella . Re delle Dolomiti
Da ora inizierà una lunga discesa con la neve un po rigelata dalle ombre calate sulla valle, le Dolomiti hanno ancora una volta incantato i miei occhi e non ci può essere che un arrivederci, e ho anche già in mente qualcosa.. e  anche già una gran voglia di viverlo e poi magari di raccontarlo ,per cui non aspetterò troppo.
e cmq sia .....     il paradiso non può attendere .

domenica 4 febbraio 2018

Tra le Dolomiti Incantate parte 2 ,Cima Bocche

Giorni di cielo azzurro incorniciano le montagne , per la seconda gita scegliamo Cima Bocche e partiamo dalla valle del Travignolo , per diminuire il dislivello decidiamo di partire passando da malga Juribrutto, per poi attraversare ,dopo un ripido bosco, lunghi pianori che conducono alla ormai sicura e lunghissima dorsale sud . con noi Margherita, una bolognese in parte trapiantata in val di Fassa , grande atleta e simpaticissima amica. e poi naturalmente i miei nuovi amici , colleghi INPS, Sergio Mauro e Umberto.... la salita è lunga e per me questa montagna ha una storia e cosi ho anche qua il tempo di ricordare...La prima volta venni con l'amico Marcone, quando ancora lo scialpinismo era per noi sempre un avventura, avevamo una relazione forse un po imprecisa e ci accorgemmo troppo tardi che stavamo salendo su Juribrutto ,invece che alla Bocche..
tornai non molto tempo dopo e ,per non sbagliare salii dalla omonima malga, una roba lunghissima ..ma arrivò la vetta giusta. La discesa fu da dimenticare , una crosta che obbligava a fermarci e invertire da fermi, la poca pendenza con neve crostosa  fu una vera punizione. e così in un week di Pasqua io e l'amico Massimigliano raggiungemmo le rispettabili consorti alla Malga Bocche a un ora tutt'altro che ragionevole...
Su questa montagna credevo non sarei mai più tornato,avevo raggiunto la cima e pensai che fosse quello che contava. Ed invece eccomi qua ,mai dire mai .... ma questa volta quasi ,dico quasi tutto bene , se non fosse che per evitare i pianori con neve sfondosa siamo scesci seguendo la via di malga Bocche e poi giù alla strada a circa 3 km dall'auto.. (che alla fine , con due auto , credo sia la cosa meglio da fare). é che noi di auto si due ma tutte e due nello stesso posto. e allora ancora un Grazie a Sergio e Margherita che da veri maratoneti sono andati a recuperarle... eh non tutte le torte escono col buco ,ma vabbhè è stata buona lo stesso.! :)
Malga yuribrutto

i pianori che portano alla dorsale di Cima Bocche , evitati al rientro

la lunga cresta che conduce alla cima

Margherita e Mauro sullo sfondo il passo Rolle

Lungo il crinale assolato il panorama sui Lagorai, e sulle Dolomiti  ci accompagna facendoci sentire unici e privilegiati di fronte a tanta bellezza, è come vivere in una cartolina, a ogni faticoso passo l'ambiente ci ripaga  e poi all'orizzonte compare anche un camoscio, che fermo e orgoglioso ci osserva... poi,così come è apparso ,nel nulla sparisce.E intanto la cima si avvicina, lenta lenta
le Pale di San Martino




Margherita sulla vetta
 E siamo alla vetta ,un orrizzonte alla fine raggiungibile,Osservo il filospinato che recinta il Cristo ,e la mente viaggia a cento anni fa, la prima Guerra Mondiale è passata anche di quà , e un pensiero va a tutti quegli uomini, a quei poveri ragazzi..ai quali l'assurdità umana ha spento i loro sogni i loro occhi ,il loro cuore. Mai più guerre! mai piu persone strappate alla vita, tolte dalle loro case, dai loro affetti ... mai più guerre quassù, nè in ogni luogo.
il Fabri dai che ci siamo  ;)

Mauro Sergio Umberto

 e poi la lunga discesa , il sole oggi ci abbandonerà solo alla strada in fondo alla valle, è stata una lunga e bella giornata , domani ci raggiungerà il cavaliere Giambroz ,con lui saliremo nella valle dei Monzoni..ma sarà un altra storia , di queste Dolomiti Incantate.


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