venerdì 28 dicembre 2012

Cima Saurel 2431 m

Gita con scarso interesse sciistico, ma con ambiente grandioso ed uno sviluppo chilometrico notevole sul quale si spalmano i circa 900 metri di dislivello. La nevicata del pomeriggio precedente ed il sole hanno reso tutto ancora più bello; perfino il vento ha contibuito a rendere l'ambiente ancora più maestoso, facendo "sbuffare" la neve fresca dalle vette più alte. Ho effettuato la salita in compagnia di Luca, indigeno di Torino, insieme al quale abbiamo poi festeggiato con una birra presso la Capanna Mautino.
    In vista  della Cima Saurel

 Luca, pronto per la discesa

Accesso:
Da Cesana Torinese, sulla SP215, raggiungere Bousson dove si segue l'indicazione stradale (cartello turistico) per il Lago Nero. Parcheggiare l'auto nell'ampio piazzale in corrispondenza delle ultime case, poco prima del divieto di accesso della strada militare.

Relazione: 
Seguendo sempre l'indicazione per il Lago Nero, si percorre la strada forestale coperta di neve ma ben battuta Prima della colonia “Santa Giulia” imboccare il sentiero dei forestali a sinistra che, per prati e poi nel bosco, arriva alle Grange Dalma. Seguire le indicazioni Lago Nero/Capanna Mautino. Si incrocia la strada forestale che sale da Bousson a quota 2000 circa, la si percorre per poche centinaia di metri poi si riprende il sentiero che giunge al rifugio tra bosco più rado. Questa parte dell'intinerario in discesa occorre percorrerlo sulla strada forestale, come detto ben battuta, al fine di evitare il difficile controllo degli sci sul sentiero a tratti anche piuttosto stretto.
Alle spalle della Capanna Mautino, che si raggiunge dopo aver superato il Lago Nero e la cappella dedicata alla "Madonna del Lago Nero", si risalgono gli ampi e dolci pendii in direzione ovest fino ad avvistare la evidente cima Saurel sulla quale si perviene salendo la dorsale sud, dalla evidente sella. 



Note: gita tratta dal database www.gulliver.it, cartografia "Fraternali 1:25000 n. 2 Alta Valle di Susa e Alta Val Chisone" che sono riuscito ad acquistare, dopo una estenuante ricerca, presso il giornalaio nei pressi degli impianti di San Sicario.

Punto di appoggio: "Hotel Sansicario Majestic" a San Sicario Alto, frazione di Cesana Torinese (TO), www.bluserena.it.

Per le altre foto della gita clicca qui o sul titolo del post.

giovedì 27 dicembre 2012

Trucco delle Vaccare o Pian di Mesdì 2230 m

La mia destinazione odierna era Cima Ciantiplagna o, in alternativa, Cima delle Vallette che ha il percorso di salita in comune con la gita alla precedente, ma vi ho dovuto rinunciare a causa del maltempo e del notevole ritardo che ho accumulato alla ricerca della "strada per il Pian del Frais". Non so per quale ragione mi ero convinto che a tale località si potesse accedere da Chiomonte (TO), per cui ho vagato alla ricerca di una strada inesistente (al limite avrei dovuto servirmi di una seggiovia che collega Chiomonte alla stazione di sci di Frais), mentre avrei dovuto raggiungere Susa per poi recarmi al Pian del Frais. Alla fine ce l'ho fatta ed ho faticato ancora a trovare l'attacco dell'itinerario che mi ero prefissato, ma intanto erano passate le ore 10 e nel frattempo, oltre al forte vento, aveva iniziato a tuonare e nevischiare.
Considerato che all'attacco non c'erano altre auto oltre alla mia, ho preferito "ripiegare" per il più modesto itinerario per il Trucco della Vaccare (che strano nome!!) che si svolge interamente nel bosco e alla cui partenza avevo già notato altre quattro auto di scialpinisti. Gita poco piacevole con neve molto difficile, al limite della praticabilità, in parte coperto dagli aghi di pino fatti cadere dal forte vento e, alla fine, neanche sono arrivato in cima: ho rinunciato a farlo dal momento in cui uno scialpinista indigeno che mi aveva preceduto, aveva girato i tacchi in corrispondenza di un colletto per non esporsi al vento divenuto ancora più forte.

Accesso:
Da Susa sulla strada stalare 24 del Monginevro, in prossimità di una rotatoria, seguire le indicazioni  per Frais che si raggiunge dopo circa 12 km di strada tortuosa. Poco prima di raggiungere il piazzale antistante gli impianti di risalita, si parcheggia l'auto in corrispondenza dell'indicazione "Gran Serin".

Relazione:
Dalla piazzola, in direzione sud, si risale il bosco a tratti piuttosto ripido fino ad arrivare ad alcune baite abbandonate; tenendosi verso destra di nuovo in mezzo al bosco si perviene ad un valloncello che si si risale (ripido nella parte alta) rimontando la dorsale sulla nostra destra potendo avvistare  la costruzione di arrivo dello skilift. Da qui si prosegue sulla dorsale fino alla cima di un colletto, dal quale ho invertito la marcia.
La discesa attraverso la massima pendenza nel bosco, andando ad intercettare il tracciato di una vecchia pista con neve veramente impraticabile.


Note: gita tratta dal database www.gulliver.it
Punto di appoggio: "Hotel Sansicario Majestic" a San Sicario Alto, frazione di Cesana Torinese (TO), www.bluserena.it.
 
 

mercoledì 26 dicembre 2012

Cima del Bosco

Gita molto bella, anche se si tratta di una cima piuttosto modesta, che garantisce un bel panorama sulle adiacenti Monte Furgon, Punta Muta e Roc del Boucher, su Sestriere e la Valle Argentera. Immagino che la neve fresca renderebbe questo itinerario ancora più bello, considerato la facilità di accesso, le numerose gobbe, il bosco rado (tranne alcuni tratti) ed i ripidi prati. Veramente consigliabile, anzi da non perdere!!


l'abitato di Thures dal quale inizia l'itnerario, risalendo i prati alle sue spalle; sullo sfondo il Monte Furgon, Punta Muta e Roch del Boucher.

Accesso:
Da Cesana Torinese si percorre la SP 215 in direzione di Sauze di Cesana; appena superato l'abitato di Bousson, in corrispondenza di una caserma degli alpini, si svolta a destra in direzione Thures che si raggiunge dopo 2 km per una strada asfaltata piuttosto stretta.

Descrizione:
Dall'abitato di Thures, in direzione est, si risalgono gli ampi pratoni per piegare a destra (SE) una volta raggiunto un primo boschetto adiacente una sterrata che proviene dal paese. Si prosegue attraverso il pianoro fino a raggiungere le Baite Chalvet con una piccola cappella. Attraverso il percorso migliore nel bosco, a tratti anche abbastanza fitto, sempre in direzione est si raggiunge la dorsale fino ad uscire dal bosco alla nostra sinistra attraverso la quale si raggiunge la vetta dove esiste una piccola cappella in legno, molto accogliente e ben tenuta dove trovare riparo dal vento, che oggi soffiava piuttosto forte.
Discesa per l'itinerario di salita.

Scheda sintetica:
quota di partenza (m): 1640
quota vetta (m): 2376
dislivello complessivo (m): 736
tipo itinerario: bosco rado

difficoltà: MS 
esposizione preval. in discesa: Ovest
località partenza: Thures (Cesana Torinese, TO)





Note: gita tratta dal database www.gulliver.it, cartografia "Fraternali 1:25000 n. 2 Alta Valle di Susa e Alta Val Chisone" che sono riuscito ad acquistare, dopo una estenuante ricerca, presso il giornalaio nei pressi degli impianti di San Sicario.
Punto di appoggio: "Hotel Sansicario Majestic" a San Sicario Alto, frazione di Cesana Torinese (TO), www.bluserena.it.
Per le altre foto della gita clicca qui o sul titolo del post

martedì 25 dicembre 2012

Di Bartolomeo - J.J. Rousseau

 Amici, questa mattina ho ricevuto da Mimmo Di Bartolomeo quanto sotto, che vi riporto insieme alla sua foto.  

   " Un paese di pianura per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano paura ........"

J.J. Rousseau


lunedì 24 dicembre 2012

Monte Morefreddo 2770 m


Vacanze in Piemonte con la mia famiglia. In auto, oltre al normale bagaglio, avevo stipato tre paia di sci,  due paia di scarponi e pelli in abbondanza, pronto ad ogni evenienza e qualunque tipo di utilizzo. Speravo in una bella nevicata, grazie alla quale avrei potuto "scorazzare" sulla polvere tra i larici di San Sicario, che a prima vista si presta molto bene allo scopo trattandosi di un bosco piuttosto rado, ma al contrario mi sono beccato un forte rialzo termico ed un forte vento con conseguente "allarme valanghe" in tutta la regione. 
Niente "fuori pista" con gli impianti di risalita, non mi restava che scegliere qualche itinerario relativamente sicuro e dedicarmi allo ski alp in questa regione che non avevo mai visitato prima. E così la prima gita è dedicata al Monte Morefreddo, il cui nome evoca una morte terrificante (anche il toponimo dialettale "Mourfréit" lo conferma) ma che ben si presta alla pratica dello ski alp invernale con bella vista sulla valle Troncea e sulle montagne circostanti.

Accesso:
Dalla Strada Statale n. 23 del Sestriere, tra quest'ultima località e Pragelato, da una rotatoria ci si immette in via Madonna delle Neve a Pattemouche (frazione di Pragelato e sede di alcune gare olimpiche di Torino 2006), si attraversa l'abitato e si prosegue per via Valle Trocea fino a giungere ad un ampio spiazzo adibito a parcheggio nei pressi della pista di sci nordico


Relazione:
Differentemente a quanto indicato sulla carta, sulla quale il tracciato di salita inizia dal bacino per l'innevamento artificiale alla base degli impianti di risalita, anche su indicazione di una guardia del parco naturale "Val Troncea" (che ha voluto verificare la mia dotazione di sicurezza: artva, pala, sonda),  ho iniziato la gita direttamente dal parcheggio dove si oltrepassa  il torrente sul piccolo ponte in legno transitando davanti alla biglietteria (casotto in legno) e, sulla destra orografica, si percorre la pista di sci di fondo seguendo le indicazioni per Laval. Oltrepassato l'edificio ristrutturato di un mulino (sinistra orografica) si raggiunge il caseggiato abbandonato di Laval. Qui la valle si allarga ed il costone alla nostra sinistra diminuisce di pendenza, si può iniziare a risalire i ripidi prati in direzione N-NE. Tenendosi sulla destra orografica di un valloncello nel quale scorre il rio della Volpe, per boschi radi si perviene alla stazione di monte di uno ski lift (alla nostra sinistra), dove si incrocia il tracciato indicato sulla carta quindi si piega verso destra (E) raggiungendo una conca alla base del pendio ovest del Monte Morefreddo che si risale attraverso un ampio canale, oppure su una dorsale più a destra, fino a raggiungere la vetta dove esistono delle casermette dirute.
Discesa per l'itenerario di salita, con molteplici possibili varianti alla ricerca di neve non tracciata.

Scheda sintetica:
quota di partenza (m): 1605
quota vetta (m): 2770
dislivello complessivo (m): 1165
tipo itinerario: pendii ampi
difficoltà: MS
esposizione preval. in discesa: Ovest
località partenza: Pattemouche (Pragelato, TO) 



Note: gita tratta dal database www.gulliver.it, cartografia "Fraternali 1:25000 n. 2 Alta Valle di Susa e Alta Val Chisone" che sono riuscito ad acquistare, dopo una estenuante ricerca, presso il giornalaio nei pressi degli impianti di San Sicario.

Punto di appoggio: "Hotel Sansicario Majestic" a San Sicario Alto, frazione di Cesana Torinese (TO), www.bluserena.it.

Per le altre foto della gita clicca qui  


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