giovedì 21 gennaio 2010

Referendum

Ma l'avete fatto sul serio!!! Il referendum!! Ah ah ah, siete matti!!
Vorrei fare una piccola osservazione: Polveronzolo mi piace tantissimo, quindi se per favore volete aggiungerlo alla lista, mi fate un grosso piacere.
Grazie!

mercoledì 20 gennaio 2010

monti Meta e Tartaro


Finalmente una giornata di sole! Dopo un mese esatto, ci voleva il ritorno di "fortunello Marco" per avere un'altra giornata da ricordare tra le migliori della stagione.
Beh, oggi finalmente abbiamo potuto scorazzare per monti senza dove affrontare le intemperie, senza fretta di ritornare a casa per i soliti impegni ed in totale tranquillità, come non accadeva da tempo.
Il focal point, come al solito, alle ore 6,30 sotto al ponte che ormai potrà essere rinominato come "ponte dei Cavalieri" con destinazione già prefissata nella mia mente da alcuni giorni: Monte Meta e monte Tartaro, così da implementare la mia "collezione" dei 2000 dell'Appennino, anche se il caro Pastarella non era esattamente d'accordo con tale idea.
La salita al monte Meta per il canale nord-est non è stato privo di rischi, al punto che abbiamo preferito salire con i ramponi subito dopo aver superato i primi pilastri rocciosi che caratterizzano il citato canale, con l'uscita in cresta su ghiaccio vivo durissimo. Al contrario la discesa è stata entusiasmante, con alcuni tratti su neve ormai trasformata ed altri, nelle parti più in ombra, ancora polverosi fino giù al catino alla base del canale Da qui, traversando i Biscurri in direzione nord-ovest, abbiamo risalito la dorsale che conduce alla cresta nord-est del monte Tartaro a quota 2132 m ca. Anche se le condizioni della neve e l'attrezzattura al seguito sconsigliavano di proseguire, in perfetto stile "collezionista di 2000", ho tentato di raggiungere la vetta con piccozza e ramponi percorrendo la citata cresta in direzione sud-ovest, ma mi sono dovuto arrendere negli ultimi metri sotto un enorme fungo di ghiaccio posto a guardia della cima, per superare la quale avrei dovuto piantare viti da ghiaccio ed avere un bel paio di piccozze tra le mani. Non nascondo che per tornare indietro ho dovuto fare una bella sudata, con Pastarella che se la rideva per aver avuto la saggezza di rinunciare alla prima evidente difficoltà del terreno.

Relazione: Da Alfeda si raggiunge il rifugio Campitelli a quota 1445 m dove, in direzione nord-ovest si imbocca una larga pista che si inoltra nel bosco fino a raggiungere, dopo una breve discesa, una selletta dalla quale si seguono i segnali del sentiero estivo fino ad uscire in campo aoperto nella larga valle glaciale. Risalendo il lato sinistro della valle si incontrano, su di un dosso, i ruderi di un vecchio fortino, punto dal quale si gode di un ottima vista sull'intera valle, sui Biscurri e sulla Meta e sul Tartaro.
Continuano a risalire la valle sul lato sinistro in breve si raggiunge la base del canale nord-est del monte Meta che si risale direttamente fino ad uscire a destra sulla cresta, dalla quale in direzione sud-est si raggiunge la vetta (due crici e punto trinometrico) a quota 2242 m. Per la discesa si utilizza il percorso della salita o, in alternativa, uno stretto e ripido canale parallelo al precedente il cui imbocco è posto poco più a nord.
Per il Monte Tartato, come già descritto.

Partecipanti alla gita: Marco, Antonio (Pastarella) e Angelo.

Per vedere le foto clicca sul titolo del post.

martedì 19 gennaio 2010

Eccomi qua

Gentilissimi Cavalieri,
eccomi qua a scrivere, come avevo promesso, nonstante sia reduce da due esami (spero di averli passati) e sia provata nel fisico e nella mente.
Innanzi tutto vorrei ringraziare tutti quanti voi per il caloroso benvenuto, devo ammettere che non me l'aspettavo. Credo di dovere delle scuse al cavalier Pastarella? per aver fatto pensare che si trattasse di uno scherzo e che il colpevole fosse lui. Io mi sono impegnata nel tentativo di convincerli della mia esistenza ma, visto i trascorsi, gli altri cavalieri si sono dimostrati degli ossi duri. Un grazie particolare al cavalier Silvio per avermi dedicato le foto della vostra uscita: sono mervigliose! Tanto che mi avete convinta ad uscire con voi il prima possibile: il Gran Sasso e la Laga cominciano ad andarmi stretti e sento il bisogno di ampliare i miei orizzonti.
Vorrei fare una piccolissima precisazione: con gli sci me la cavo, mi hanno detto che ho stile, ma so che tecnicamente lascio molto a desiderare. Quindi grazie al cavalier Il Mascherone per il complimento ma "bravissima scialpinista" è probabilmente un tantino troppo.
Poi c'è la questione del nome d'arte. Come ho già scritto in un commento, vorrei mettere il mio ai voti se per voi non è un problema. Gradirei sapere quale di quelli che propongo vi sembra il migliore. Alcuni sono venuti in mente a me, altri mi sono stati affibiati da alcuni compagni di montagna, altri ancora sono il frutto della mente creativa di mia sorella.
"Biancaneve" e "Raperonzolo" richiamano il tema cavalleresco (Biancaneve anche "polveroso") e sono spiritosi, ma fanno molto "donzella che ha bisogno di essere salvata" e, mi dispiace se ciò ferisce il vostro orgoglio di cavalieri, ma non sono io, visto che ho la tendenza a cavarmela da sola. Però mi piacciono e se mi consigliate uno di questi mi adopererò per mettere su un'aria da damigella in pericolo...
Il terzo candidato è "Snow Wild" che forse in inglese non dice niente, quindi propongo la versione italiana "Neve Selvaggia" che ha poco a che fare con i cavalieri ma mi descrive abbastanza bene. Altro nome "Pesce Azzurro" che non c'entra niente con neve o cavalieri ma sta per alice, acciuga o aringa...
La burlona di mia sorella se ne è uscita con "aspirapolvere" e "folletto" (la marca di aspirapolvere) che ritengo siano sono molto in tema.
Se avete delle idee originali siete caldamente invitati a farvi avanti o, in ogni caso, ad esprimere un parere, alrimenti ne sceglierò uno da sola (non fatemi questo, per favore!).
Scusate se sono stata poco chiara o contorta ma il mio cervello è fuso e chiede riposo a gran voce.
Buonanotte a tutti.

Damigella Ali (almeno per il momento)

LA MATRICOLA

Un saluto a tutti i cavalieri da un cavaliere che tale ancora ci si sente, viste le scarse frequentazioni.Devo dire che in effetti mi sento come una MATRICOLA ai primi giorni di università rispetto a voi, sicuramente più blasonati di me riguardo a uscite.
Inizialmente ero spinto nelle uscite dal pensiero che in vetta avrei trovato i" mitici tarallucci"(che tanto hanno fatto scrivere) della madre del cavaliere medioevale,invece poi il fascino della "polvere "ha preso il sopravvento(in effetti Sir Angelo me lo aveva detto)
Un saluto speciale al sommo P O N T I F E X !!!!
Ma soprattutto Buona Neve a tutti !!

lunedì 18 gennaio 2010

Habemus Listam

A più riprese si è parlato su questo blog della conquista dei 2000 dell'Appennino, delle varie liste e interpretazioni intorno a cime e cimette. Le 2 o 3 liste del sottoscritto, la lista faustiana, la lista di Osti-Guerrazzi, la lista del Club dei 2000...Ebbene ora...abbiamo LA lista!
Oggi c'è un elenco adottato dagli organizzatori del "Club dei 2000" (www.club2000m.it), condiviso con Alberto Osti, autore del libro "I 2000 dell'Appennino" (Edizioni Il Lupo), e che ha ricevuto il nulla osta dalla Società Geografica Italiana SGI e dalla Federazione Italiana Escursionimo FIE - Comintato Lazio.
I 2000 ivi censiti sono 241, ne trovate l'elenco completo su http://www.club2000m.it/
Chi vuol iscriversi al Club dei 2000 potrà accedere al sito e compilare la scheda di adesione.
Vi comunico inoltre che uscirà prossimamente la seconda edizione del libro di Alberto Osti I 2000 dell'Appennino che conterrà l'elenco sopra detto delle 241 cime, frutto della collaborazione tra Osti e il Club 2000m.

Io credo che i Cavalieri, compatibilmente con gli impegni in materia di polvere, e di tutte le altre nobili arti e passioni coltivate, meritino ormai di guadagnare la parte alta della classifica dei duemilisti italiani (esiste una classifica in base al numero di cime raggiunte, consultabile sullo stesso sito)!

CARA ALICE.....

DOPO TUTTO IL BACCANO CHE HA COMPORTATO IL TUO INSERIMENTO NEI COMMENTI DI UN POST AL PUNTO CHE IL CAVALIER IL MASCHERONE GIA' TI HA DATO IL BENVENUTO, BEN SAPENDO CHE IN QUESTO LUOGO C'E' UN'AUTORITA' SUPREMA, CHE E' IL SOTTOSCRITTO "PONTIFEX MAXIMUS" CHE DA' L'ASSENSO FINALE PER L'NGRESSO ALL'ORDINE, TI INVITO A SCEGLIERE IL NOME D'ARTE E A CREARTI UN PROFILO APPONENDO UNA FOTO CHE SCANSI TUTTI GLI EQUIVOCI FIN QUI SORTI.

domenica 17 gennaio 2010

Serra di Rocca Chiarano


Dopo la grande "abbuffata" di ieri sulla Neviera del Sirente, questa mattina la neve l'abbiamo cercata con la lanterna seguendo le indicazioni di un noto ski-alper abbruzzese che aveva percorso lo stesso itinerario il giorno precedente.
Le condizioni non erano esattamente "stupende" così come le aveva descritte il citato ski-alper, ma tutto sommato abbiamo rimediato una bella sciata su neve ancora polverosa al punto da essere invogliati a risalire una parte dell'itinerario per una seconda volta. Insomma, niente di simile alla missione "stealth" del 20 dicembre scorso, ma non ci possiamo lamentare anche se sulla cresta abbiamo patito una certa frescura e ghiaccio vivo sotto le pelli.
Relazione: da Passo Godi si prosegue in direzione Villetta Barrea fino a giungere a quota 1520 m. ca in corrispondenza della stazione Meteomont del Corpo Forestale dello Stato (a dx della strada)in località Anatuccio, dove sulla nostra sinistra inizia una carrozzabile indicata sulla carta come itinerario Y3, il cui accesso è chiuso da una sbarra. Si percorre la citata carrozzabile fino a superare il secondo tornante, per poi risalire decisamente alla nostra sinistra il sentiero (segni rossi su albero) che risale la faggeta di Selva Bella. Si risale lungo una valletta ai cui lati si trovano grossi massi fino ad uscire dal bosco a quota 1950 m, continuando in campo aperto attraversando il pendio in direzione Sud-Est superando un'anticima fino a raggiungere la vetta di quota 2262 m.
In discesa puntare verso la radura di Pratello (dalla quale siamo poi risaliti nuovamente in cresta per la seconda discesa), per poi tagliare verso la destra orografica ed immettersi nuovamente per il valloncello dal quale si è saliti.
Cartografia: Monti Marsicani - Mainarde - Valle del Giovenco e Monti della Meta; edizioni Il Lupo.

Annuntio vobis gaudium magnum habemus Alice!

Alice esiste, gentili Cavalieri!
Si tratta di una graziosa ragazza bionda abruzzese bravissima scialpinista, e credo non solo!
Ogni dubbio è stato fugato ed il Cavaliere Angelo è testimone oculare.
La saluto pubblicamente a nome di tutti.
Ciao Alice, vieni a "trovarci" quando vuoi.

p.s. per i Cavalieri: "mò deteve nà calmata!"

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