venerdì 25 aprile 2008

Monte Prena (2561 m) dal Lago di Pagliara

Prima ancora di scrivere della magnifica gita effettuata insieme a Fabio e Luca, devo raccontarvi quello che ci è accaduto una volta terminata la discesa ed eravamo tutti e tre nei pressi dell'auto ad "armeggiare" con i nostri attrezzi del mestiere.
Come tutti sapete nelle giornate di festa come il 25 aprile, capita di imbattersi in curiosi che chiedono informazioni sulle nostre attività, per poi guardarci scuotendo la testa come se avessero incontrato gli alieni. Come ogni tradizione che si rispetta, anche oggi è capitato di rispondere a qualche domanda di curiosi, ma poi è accaduto l'imprevedibile. Arriva sul posto un gruppo di "fricchettoni", dotati di moto ed auto cabriolet (oltre che di donzelle meritevoli di attenzione), che inizia a rumoreggiare nelle nostre immediatate vicinaze, fino a quando uno dei fricchettoni si avvicina e ci chiede: "ma voi fate sci d'erba ... oppure sciate ....(?)". Superata la sorpresa e capito che il curioso di turno non stava affatto scherzano, mi sono immediatamente ridestato intimando al nostro interlocutore di non proseguire oltre, dicendogli di ritenersi fortunato che ci aveva trovato di buon umore altrimento chissà cosa gli sarebbe potuto accadere dopo averci dato degli "sciatori d'erba". Roba da matti!!!

Ma ora veniamo alla gita. Si tratta di una magnifica salita, in ambiente isolato e selvaggio che con una lunga ascensione di 1700 metri di dislivello, 800 dei quali su un ripido sentiero nel bosco che si dimenticano subito dopo essere sbucati sulla neve del versante nord del Monte Prena la cui cima si scorge solo una volta raggiunti i Piani D'Abruna, subito dopo aver superato una crestina rocciosa (in alternativa il canale innevato piuttosto ripido, se non è ghiacciato)
La discesa, compreso il canale ripido sopra menzionato, divertimento puro, senza che io sia riuscito a fare una foto decente ai miei compaagni, che non mi hanno neanche dato il tempo di accendere la macchina fotografica. Poi si lamentano pure della scarsa documentazione fotografica delle nostre discese; oggi su un firn magnifico.

Relazione

Monte Prena (2561 m) dal Lago di Pagliara

Dislivello 1709 m; tempo di salita 4/5 ore; difficoltà BSA; esposizione nord.

Accesaso: dal casello autostradale San Gabriele - Colledara si raggiunge Isola del Gran Sasso e di qui Pretara. Dal paese si segue una strada asfaltata che conduce al Lago di Pagliara ed i ruderi dell'omonimo castello (segnalazioni turistiche). Si lascia l'auto su un colletto con un piccolo piazzale (tavolo pic-nic).

Salita: dal colletto una comoda strada sterrata parte verso la parete nord del Camicia (ben visibile) che si segue per qualche centinaia di metri fino a giungere in corrispondenza di un rudere, di qui prendere a destra (segnavia giallo rossi) e guadagnare il filo della collina dove la traccia del sentiero è ora ben visibile e segnato. Iniziare a risalire il ripido sentiero, facendo attenzione a non deviare per il sentiero dei quattro vadi, che incrociamo diagonalmente rispetto alla massima pendenza del pendio. A quota 1550 circa si esce dal bosco e si inizia a risalire un valloncello appena accennato, guadagnando il largo crestone che si segue fin sulla Cimetta a 2266 m. Adesso si segue inizialmente il filo di cresta e si supera il tratto più ripido (fare attenzione alla neve ghiacciata). Guadagnato il pianoro si risale ancora per quale decina di metri e si inizia una lunga diagonale verso sinistra, in modo da aggirare le rocce rotte del filo di cresta e ci si porta alla base del ripido canalino della via normale che sale dal Vado di Ferruccio. Si risale il canale ed in breve si esce in cresta a pochi metri dalla croce metallica della vetta del Monte Prena.

Discesa per la via di salita.

1 commento:

gabriele ha detto...

COMPLIMENTI AI NOSTRI CAVALIERI CHE HANNO FATTO QUESTA ASCENSIONE.HO FATTO LA VOSTRA SALITA SOLO IN DISCESA PERCHE' SONO SALITO SEMPRE DA CAMPO IMPERATORE. IL SOLO PENSIERO DI SALIRE DA QUEL VERSANTE MI METTEVA L'ANGOSCIA!!!!

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