lunedì 1 settembre 2008

il giro della "past n'ghe lu tunn"

Altro che bevute di acqua fresca, visite agli stazzi e "gatti che non ci sono e topi che ballano". La verità è che abbiamo smascherato una delle più grandi "truffe" della storia dell'escursionismo: l'uso indiscriminato di pennarelli (si veda confessione di Silvio) e l'abuso di autovetture ed altri mezzi meccanici per abbreviare gli avvicinamenti alla fantomatiche cime con tanto di scritta con pennarello.
Tra l'altro, con le ultime due gite (quella di domenica 24/08 e quella di seguito descritta del 31/08), abbiamo dimostrato ampiamente come le stesse cime raggiunte dai "Cavalieri dei 2000" siano agevolmente raggiungibili con la MTB.
Ora le possibilità sono due: a) i ciclocavalieri sono fortissimi scalatori con la MTB, al punto da raggiungere cime di montagne isolate ed impervie; b) il "Cavalieri dei 2000" si sono un po' rammolliti a forza di inseguire l'agognato primato. Qual'è sarà la risposta a tale interrogativo?
Qualche tempo fa avevo promesso che non avrei scritto sul blog nessuna relazione riguardante gite in MTB, ma il Pontifex mi ha provocato con "le bevute di acqua fresca" e ora mi tocca rispondere dimostrando di poter fare le stesse escursioni che loro, i cavalieri dei 2000, fanno a piedi.
Ancora una volta, domenica 31 agosto, noi (Antonio ed il sottoscritto) ciclocavalieri dell'estate 2008 siamo stati a Scanno per completare la "mappatura" GPS dei possibili itinerari che si possono percorrere in quell'area con la MTB. Il giro lo abbiamo chiamato, un po' scherzosamente, della "past n'ghe lu tunn" (purtroppo non sono in grado di scrivere correttamente il dialetto locale) in onore dei colleghi biker di Scanno che abbiamo avuto il piacere di incontrare presso la loro base, lo stazzo del Campo, dove siamo stati invitati a pranzare con una buona pasta al tonno che i citati amici si accingevano a preparare.

Il giro a Serra del Campitello

Percorso ad anello con partenza dalla bellissima Scanno, con una parte dell'intinerario all'interno del territorio del Parco Nazionale d'Abruzzo, lunghi tratti in single track piuttosto difficile ed un breve tratto su strada asfaltata .

Si parte dal parcheggio a ridosso del centro storico nei pressi del palazzetto dello sport di Scanno. Da qui subito in discesa in direzione del lago e poco prima di raggiungere il crocevia con la strada provinciale per Frattura, svoltare a destra per una stradina inizialmente asfaltata fino all'impianto di depurazione, dopo di che si segue la strada sterrata sulla nostra destra, fino al ponte delle scalelle. Qui proseguire a sinistra iniziando una breve e ripida salita su sterrato sconnesso, che poi si spiana iniziando a risalire dolcemente il vallone di Jovana. Continuare a salire fino alla masseria del Collafrino e poi fino alla chiesetta di San Lorenzo, la cui ubicazione è in un valloncello preceduto da un breve tratto in discesa, per poi continuare a salire imboccando la strada sterrata a destra fino alla Conca di Mimola. Qui si potrebbe percorre un tratto in single track fino alla Casa di Bocca di Pantano, ma la traccia GPS continua sulla corrozabile, fino ad incrociare la SR 479 (casa Cantoniera di Mimola) sulla quale prosegue il percorso verso sinistra fino a raggiungere la citata Bocca di Pantano, dove svoltiamo a destra di nuovo su sterrato all'interno del PNALM nella valle dei Campanili. Giunti all'altezza dello stazzo di Ziomass, si affronta in salita un breve tratto fino allo scollinamento della sella di Ziomass (ottima visuale sulla sottostante valle del Tasso) dove proseguiamo sulla sterrata sempre in salita alla nostra sinistra, mentre quella di destra in discesa conduce alle sorgenti del fiume Tasso. Una volta raggiunta una vecchia cava alla nostra sinistra, proseguiamo dritti sempre in salita, ignorando la carrareccia alla nostra sinistra in piano, fino a raggiungere la sella con una bella vista panoramica sul pianoro di Ferrojo e le creste dei monti della Camosciara. Si prosegue in discesa fino a raggiungere il bivio (ignorare il primo poco evidente) con la sterrata che risale alla nostra destra sotto la faggeta fino ad arivare alla bella radura del Coppo del Campitello. Si prosegue con un breve tratto in discesa e poi di nuovo in salita sotto al bosco su un sentiero che per un tratto occorre risalire a piedi, fino a raggiungere la sella soprastante lo stazzo di Valle di Corte dove si continua sul sentiero che a mezza costa raggiunge il valico della Corte. Da qui si prosegue in discesa (fare molta attenzione e non esitare a scendere dal vostro mezzo) sul sentiero che conduce al valico del Campitello. Da qui, sempre in discesa piuttosto difficile, si raggiunge prima una selletta dove si continua a scendere verso sinistra e poi ancora in single track abbastanza impegnativo lo stazzo del Campo. Quest'ultimo ristrutturato e gestito magnificamente dal gruppo di biker di Scanno, dove è possibile fare una sosta o addirittura pernottare.

Dallo stazzo si continua a scendere sul sentiero (single track a tratti piuttosto pericoloso, con curve molto strette) che, infilandosi nel vallone di Tempesta, riporta velocemente alla masseria Parenti dove troviamo nuovamente la carrozzabile che ci riporta sulla valle del Tasso fino a "Le Prata" dove riprendiamo la statale ed in breve si raggiunge Scanno.

Come tutti voi possono facilmente rilevare, per ben due volte in pochi giorni noi ciclocavalieri abbiamo raggiunto le stesse quote e gli stessi luoghi che i "Cavalieri dei 2000" avevano raggiunto a piedi, senza neanche potersi dissetare dalle freschi sorgenti come invece noi abbiamo fatto.

Buone escursioni a tutti e puzz' nengue prima possibile, perchè comincia a mancare la neve sotto ai piedi, anzi sotto alle solette degli sci.


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5 commenti:

Walter ha detto...

Grande Angelo! L'idea del sondaggio e' stata fantastica!!
Soprattutto perche' non hai scelta!

Fausto2000 ha detto...

Ragazzi (ops Cavalieri...) ma cosa vi manca ??!!!
Vi sento un tantinello acidi e provocatori ultimamente...
La neve...prima o poi tornerà a cadere !
Nu bicchier di vino ce le putem sempre fa...
Altro ...spero per Voi ...non manchi !!!

Quindi, orsù, in alto i cuori e :

TUTTI X UNO e PONTIFEX X TUTTI !

Unknown ha detto...

Hai ragione, caro Fausto.
Sicuramente ci manca la neve, o meglio la polvere sulla quale disegnare tante curve, ma ci mancava pure il Pontifex che si è preso una bella pausa dal blog.
Ora, però, tutti per uno e Pontifex per tutti....

pastarella? ha detto...

Ma no, e tutto uno sfottò pieno di rispetto e affetto.
Mi ti immagini che dica a Pontifex "ciao, durante questo periodo mi sei mancato, mi sono mancate le tua urla (sul blog), i tuoi baffi! ecc..", invece, dicendogli:"... fondi internazionali attendibili e non più rintracciabili mi hanno informato che in occasione di una uscita pennarelliana in compagnia di altri scrivani d'altura (o da giardino) hai estorto, minacciando chissà quale malvagità, un passaggio ad un ignaro automobilista e ti sei pure nascosto per non farti vedere dentro la macchina..."
Capite, è sempre la stessa dimostrazione di affetto (verso tutti i blogger's) ma così è più piccante.
Chi è ha conoscenza di altri particolari parli ora o taccia per sempre....

Aspettando la prima neve ciao a tutti.

gabriele ha detto...

L'IGNARO AUTOMOBILISTA AL QUALE HO CHIESTO IL PASSAGGIO PER PREMIARMI DELLA RISATA FATTA A SEGUITO DEL "COLPETTO BASSO" INFERTO AL COMPAGNO DI GITA MI HA PURE INVITATO A GUSTARE L'ABBACCHIO ALLA BRACE (ERA UN ROMANO). HO DOVUTO DECLINARE L'INVITO PERCHE' UN'ORDA DI GALLI AVEVA OCCUPATO L'ABITAZIONE DEL MIO COMPAGNO DI SVENTURA (USO QUESTO TERMINE PERCHE' NON ABBIAMO POTUTO PARTECIPARE AL BANCHETTO) E SIAMO DOVUTI RIENTRARE IMMEDIATAMENTE.

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