venerdì 20 febbraio 2009

Serra Carracino e la "Pescia di Baccalà"

Ieri mattina, mentre ero di "guardia" ai miei figli a casa a causa della neve, ho ricevuto un SMS tanto inaspettato, quanto gradito: Matteo, mantenendo fede ad una promessa fatta l'estate scorsa, mi invitava a fare "la Pescia di Baccalà" il giorno seguente. Beh, considerata la presenza di tanta polvere da solcare e la garanzia che offre una "guida" d'eccezione (si ricorda a tutti, come ebbe a scrivere Silvio qualche tempo fà, che Matteo è il "titolare" di Tavola Rotonda, quindi grande conoscitore di quei luoghi) ho subito accettato l'invito.
Oggi ai piedi dell'impianto di risalita a Campo di Giove (quota 1150 m) eravamo in quattro: Matteo, Antonio, Marco (di Avezzano) ed il sottoscritto. Iniziamo subito a risalire la pista da sci (per fortuna battuta) fino a Guado di Coccia dove abbiamo scambiato una breve conversazione con l'altro "titolare" del luogo, Nicola ancora alle prese con il suo gatto delle nevi, per poi proseguire battendo traccia a turno fino a Serra Carracino a quota 2050 circa.Il tempo di scattare due foto di rito ed eravamo tutti pronti per l'ambita discesa per la "Pescia di Baccalà", con il primo tratto, il più difficile, su neve ventata e ghiacciata per poi immergerci letteralmente in neve profonda e soffice del canale. Semplicemente MAGNIFICO!!

Per il beneficio di tutti riporto integralmente il testo della guida "Scialpinismo nel Parco Nazionale della Maiella" di Antonio Tansella e Roberto Tonelli:
Discesa. - La discesa ha inizionda un punto pianeggiante sulla cresta che prosegue dalle rocce verso Monte Tavola Rotonda (NO). Scendere verso un costone a sinistra (riconoscibile da un roccione che lo limita in basso), che fa da spartiacque tra la Pescia di Baccalà (toponimo locale, che prende origine dalla forma della radura) ed un invitante, ma pericoloso canale (da evitare), a destra. Raggiunto il costone, scendere traversando ancora (a sin.) per entrare nella Pescia di Baccalà, che qui si presente come un ripido vallone che si stringe in basso in una gola. Superata la gola, il pendio si allarga e senza traccia obbligata si raggiunge la strada a km 1,5 dalla base degli impianti di risalita.
Periodo Consigliato: per l'esposizoone a mezzogiorno e la quota non elevata, l'itinerario non è sempre ben innevato; il periodo nel quale si possono trovare le condizioni migliori è normalmente gennaio - marzo. Possibilità di valanghe dopo forti nevicate. Esposizione Ovest. Valutazioone OSA.
In effetti Matteo nel corso della giornata di ieri mi faceva notare come le condizioni odierne difficilmente si sarebbero ripresentate nuovamente in questa stagione. E per questo motivo che ho subito invitato Antonio all'adunata di questa mattina, facendogli presente che avevamo a disposizione la guida per la "Pescia di Baccalà".
Naturalmente al termine di questa entusiasmante discesa il nostro umore era a livelli altissimi, ma eravamo anche affamati di altra polvere, perciò abbiamo arrestato la nostra discesa a quota 1200 metri circa per riprendere, una volta rimesso le pelli, un sentiero che a mezza costa in direzione S risale fino a quota 1500 metri sulla pista da sci, poco al di sotto di Guado di Coccia, che abbiamo raggiunto con una certa fatica a causa del manto nevoso piuttosto profondo. Da qui, sulla pista battuta, abbiamo raggiunto la Serra Campanile a quota 1789 per poi scendere alla sella del Monte Porrara. Senza perdere quota e tagliando il costone in direzione SO, abbiamo raggiunto la base della piramide rocciosa del Porrara e qui nuovamente in discesa sul ripido brecciaio coperto da una magnifica polvere bianca fino alla sottostante Valle di Quartarana ed in breve la base degli impianti di risalita.
Nonostante la stanchezza per i 1500 metri circa di dislivello in salita, molti dei quali su neve profonda sulla quale abbiamo battuto traccia, al termine di questa seconda discesa si sono registrate molte manifestazioni di affetto tra i partecipanti alla gita, con tanti abbracci e strette di mano, ammirando i ricami che avevamo lasciato sul pendio appena disceso.
Tanto per far comprendere quale fosse il nostro stato d'animo, vi racconto solo quello che Antonio ci ha chiesto subito dopo il nostro arrivo alla base degli impianti. Antonio: voi sapete cos'è il sesso? Gli altri, perplessi, non hanno saputo fornire alcuna risposta, quindi Antonio spiega: il sesso è quella cosa che si pratica quando non c'è la polvere!!
Un grande ringraziamento allo straordinario Matteo che ci ha condotti magnificamente in questa avventura di oggi.

2 commenti:

Il Pier ha detto...

miiiii
ma quanta neve sta facendo da quelle parti.....???? le cose si stanno voltando al meglio giu che qui....
bravi bravi

Unknown ha detto...

Aspetta ... questo è l'antipasto.

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