lunedì 23 marzo 2009

Pizzo Camino





Grande gita in un posto quasi dolomitico con tanti torrioni di roccia....Meta di ripiego perchè la scelta principale era caduta su di una vetta molto panoramica che fa da spartiacque tra la val Camonica e la Valtellina ma che prevedeva troppi sali e scendi con annessi spella e ripella....quindi abbiamo optato per il piano B...il pizzo Camino che si trova in bassa val Camonica e che si trova in posticino veramente isolato....partiamo da Schilpario dai vecchi impianti di risalita che con nostra sorpresa non sono più tanto vecchi anzi hanno messo su un impianto di nuiva generazione con tanto di pannello per il vento sulla seggiovia.....ammazzate....ste valli che prendono i fondi della regione come li fanno girare....peccato che poi c'è una pista sola di discesa...carina ma che palle...vabbè..risaliamo questo primo pezzo appunto su pista gelata...qualche piccola scivolata ci accompagna al pianoro sommitale dove con altra sorpresa troviamo una gara di tiro al bersaglio con fucili...zona delimitata con fettuccie e tano di cartelli di divieto di accesso....mah!?!?! dove siamo capitati?? in trentino?? che organizzano tutte ste minchiate?? comunque poche persone in giro che almeno non impattano troppo sulla tranquillità generale della gita....risaliamo un altro ripido pendio che da accesso ad un altra depressione da dove vediamo il passo che dovremo scavalcare per poter accedere al vallone che porta in cima al Camino... e da qui si cambia completamente ambiente...isolamento è totale,il tempo spettacolare...la neve sembra dura come cemento data dal riabbassamento della temperatura di questi gg....cosi arrivati al passo ci si apre un panorama veramente bello,quasi dolomitico con tanti torrioni da dove scendono un sacco di canalini di neve....ora con un traverso verso sinistra ci addentriamo nel canalone che ci porta alle pendici della nostra cima...grande canale che piano piano si stringe verso l'alto sotto una parete da dove si biforcano due canalini: uno a destra ed uno a sinistra....la relazione dici di salire quello di sinistra che porta fin in cima con un paio di passaggi a 70° mentre l'altro che si dovrebbe fare in discesa è a 30°/35°...attendo il compagno che mi conferma che le sue gambe non lo portano in cima e quindi nel dubbio di salire il canale di sinistra e ridiscendere dall'altro a piedi e salire quello di destra a piedi e provarlo a scendere con gli sci.....opto per la seconda....cosi mi avvio e risalgo quello di destra fino alla cresta dove deposito gli sci e proseguo fino in cma su ripido pendio...dalla cima spettacolare panorama...una bevuta e ridiscendo il pendio fino agli sci...mi preparo e provo a scendere....uhm...prima curva mica bella....seconda curva sti cazzi....mi parte via uno sci...porca trota....la neve e troppo dura ed i passaggi a piedi l'hanno resa molto disuniforme...e poi io non sono un grande sciatore....quindi sci alla mano ridiscendo fino al collega con cui iniziamo la discesa vera e propia su questo pendio ripidino e costante....seguiamo il percorso fino alla macchina con grande divertimento e soddisfazione per la giornata....

1 commento:

Unknown ha detto...

Se a separare le Alpi dall'Appennino c'erano meno chilometri, avremmo potuto mettere in piedi un bel carosello, ma non ci lamentiamo. E' bello condividere le nostre esperienze anche via Web. Un abbraccio e ti aspettiamo per la primavera appenninica, magari in occasione del RavaDay.

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