giovedì 23 aprile 2009

MONTE MORRONE - RAVA MACARAGNA.


DOPO LA SOSTA DOVUTA PRIMA DI TUTTO PER IL RISPETTO VERSO LE PERSONE CHE SONO STATE COLPITE DAL SISMA E POI PER I CONSEGUENTI PERICOLI OGGETTIVI CHE IN MONTAGNA SI POSSONO INCONTRARE DOPO IL TERREMOTO, IN AGGIUNTA A QUELLI INSITI NELLE NORMALI ATTIVITA', TORNO A RELAZIONARE LE NOSTRE USCITE SETTIMANALI CHE SPERO POSSANO IN QUALCHE MODO AMPLIARE LE VEDUTE E LA SCELTA DEGLI ITINERARI DA PARTE DEI VISITATORI DEL SITO PERCHE' IL NOSTRO MOTTO E':PERCORRERE SEMPRE NUOVI ITINERARI.COSA MI DICE IN PROPOSITO IL SAGGIO IL MASCHERONE CHE E' NOTO PER LE SUE "REITERATE" RIPETIZIONI AL MONTE PICCA ED AL MONTE BRANCASTELLO? PER MOTIVI METEREOLOGICI E DI TEMPO LO SCORSO FINE SETTIMANA ABBIAMO PERCORSO LA "RAVA MACARAGNA" AL MONTE MORRONE CHE SECONDO ME E' A TORTO TRASCURATA PER LA RISONANZA DELLE VICINE CLASSICHE RAVE DEL MONTE AMARO.INVECE PER GLI SCI ALPINISTI (OSA) E GLI AMANTI DI PICCOZZA E RAMPONI QUESTO ITINERARIO E' DA PERCORRERE PERO' NEL PERIODO PRIMAVERILE PERCHE', ESSENDO RIVOLTA A NORD, LA NEVE NON SI TRASFORMA PRIMA DI TETTO PERIODO.SICURAMENTE BISOGNA CORTEGGIARLA PER TROVARLA NELLE CONDIZIONI IDEALI.SI PARTE DAL CIMITERO DI ROCCA CARAMANICO E PERCORRENDO LA NOTA STERRATA, DOPO AVER OLTREPASSATO SULLA SINISTRA IL SENTIERO DI RAVA DEL CONFINE (NUMEROSI SEGNI ROSSI) ED ARRIVATI SOTTO "RAVA GRANDE",OTTIMAMENTE EVIDENZIATA SULLA CARTA, SI PROSEGUE PER CIRCA 1O0 MT. FINO ALL'IMBOCCO DEL NOSTRO ITINERARIO ANCH'ESSO BEN EVIDENZIATO. ALL'INIZIO NON SEMBRA UNA RAVA MA UN VALLONCELLO PERCHE' C'E' SOLO IL BOSCO, MA DOPO 200 MT. INIZIA UN PROFONDO CANYON CHE PORTA DIRETTAMENTE, SENZA POSSIBILITA' DI SBAGLIARSI, SULLA CRESTA SOMMITALE A QUOTA 2000 MT. IN PROSSIMITA' DELLA VETTA.LA PENDENZA, ECCETTO L'INIZIO, E' COSTANTE SUI 30 - 35 GRADI MENTRE A META' C'E' UNA STRETTORIA SUI 40° A SECONDA DELL'INNEVAMENTO. LA DISCESA L'ABBIAMO EFFETTUATA PER L'ITINERARIO DI SALITA, MA SI PUO' EFFETTUARE ANCHE PER LA RAVA DI CONFINE PASSANDO PRIMA PER LA VETTA E DOPO PER IL RIFUGIO IACCIO DELLA MADONNA.

2 commenti:

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

Sul motto "nuovo a tutti i costi" avrei delle cose da dire...
niente deve essere "a tutti i costi" specie se si parla di attività sportiva, di svago che si svolgono in ambiente di montagna; fare ciò che ci da piacere, questo dovrebbe essere il motto.
Andare in montagna non è solo esplorare la natura ma anche "NOI STESSI" e questo si può fare in ogni luogo, perfino quelli a noi più conosciuti ed a volte più cari; la montagna non è un "usa e getta" e, senza nulla toglier al piacere grande di vedere posti nuovi, anche "ritrovare" luoghi giànoti è come ritrovare vecchi amici (altrimenti perchè non cambi compagnia di gita ogni sabato??)Non ti rompi a vedere le stesse persone e a dire le stesse cose? Così è andare in montagna anche nei luoghi conosciuti...o siamo cambiati noi o loro...mai è la stessa cosa

Leggerò la risposta fra un mese così sarà ben meditata

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

...e poi, quano si va in montagna da soli come qualche volta mi capita e si vuol tornare a casa senza nemmeno un dito graffiato si rifanno le strade conosciute a memoria...che ne pensa?

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