mercoledì 31 agosto 2011

Tre Sorelle (Gruppo Sorapiss)



nel canalone del Giou Scuro



Suffi

Ste

paretina finale

Titti ed il Lago del Sorapiss

vetta





la nebbia ci toglie un pò di esposizione (perlomeno dal punto di vista psicologico)





Formate da tre Cime con minime differenze di quota tra esse,giacciono al centro della dorsale del Sorapìs.
Precipitano con imponenti pareti di oltre 600 m. verso N-E,mentre il versante S-E scende ad enormi gradoni sulla val di San Vito.Sono vette meritevoli,ma recondite,frequentate pochissimo poiché queste cime sono oscurate dalle vicine e molto più famose Pònta del Sorapìss e Croda Martora,che oltre ad essere le vette più alte del gruppo,richiedono un minor tempo di percorrenza.
Le Tre Sorelle infatti,pur offrendo scenari giganteschi ed appaganti,si trovano in un luogo alquanto recondito e separato dal resto del gruppo da un lungo attraversamento.

descrizione:
Itinerario:
Da San Vito si risale la pista sterrata di servizio agli impianti di risalita (divieto tre le ore 7,30 e le 18) fino al Rif. Scottèr-Palatini m.1580.
Si continua ancora lungo la sterrata con due lunghi tornanti (piccolo parcheggio a q.1685).
Si attraversano le ghiaie di un canale discendente dall’estrema sx della Cima Bel Prà.
Il sentiero si inoltra in un’incantevole pineta e raggiunge il Rif. San Marco alla quota 1883 m.
Si abbandona il rifugio in direzione N-E e si risale il pendio tra i pini raggiungendo il crinale del Giou Scuro che delimita l’omonimo canale discendente dalla forcella.
Il sentiero risale a tornanti fino a raggiungere la Forcella Grande m.2255.
Già da Forc. Grande, guardando l’enorme versante S del gruppo del Sorapiss, si nota l’inizio della cengia che si dovrà percorrere,situata sulla destra della colata di ghiaia rossastra che scende da Forc. della Caccia Grande, ed è lì che bisogna puntare.

Si abbandona la forcella e ci si sposta sul suo limite N-O.
Si imbocca il sentiero che taglia pianeggiante per circa 1 Km.il versante ghiaioso discendente dalla cresta che unisce la Punta Taiola a quella dei Ross fino al Fond de Ruseco,ovvero fino all’ingresso del grande catino ghiaioso a cui fanno da anfiteatro la Croda Martora e la Punta del Sorapis (c. 2515 m.).
Dal sentiero di attacco alla normale del Sorapiss ci si porta verso il lato più orientale della conca dove origina un'evidente larga banca ghiaiosa ed erbosa che si prolunga verso destra oltre il ripido canalone rossastro calante da Forc. Caccia Grande.
Si seguono pertanto le indicazioni per il Biv. Minanzio scendendo un po’.
Si abbandonano le tracce di sentiero ,che continuano a scendere,per attraversare in quota le ghiaie verso la sunnominata prima evidente cengia sotto le pareti della Caccia Grande.

Si percorre la banca in orizzontale evitando di alzarsi troppo in alto: oltrepassato il canalone che scende dalla Forc. della Caccia Grande (c.2490 m.) si imbocca sull'altro versante una cengetta ascendente un pò esposta (qualche metro di 1°).
La banca riprende, larghissima e scoscesa: occorre salirla obliquamente per innalzarsi fino ai piedi delle verticali pareti della Prima Sorella (c.2640 m.).
Si costeggia alla fine un gigantesco appicco giallo che sovrasta in modo imponente la cengia, e si guadagna la base dell’anfiteatro roccioso, solcato da tre canali.
Il punto di attacco si trova sul canale centrale che ,originatosi dalla forcella che separa la prima dalla seconda sorella,precipita con un salto sulla cengia (c.2700 m.).
Si attaccano le frastagliate rocce sulla sx del salto (1°) per alzarsi una ventina di metri e poi entrare nel canale.
Lo si risale tutto sulle rocce di dx senza via obbligata (passaggi di 1°) fino alla forcella (c.2910 m.).
Circa 10-20 m. più in basso della forcella,sul versante di salita,si segue una facile cengia aggirando uno spigolo.
Si sale un po’ (passaggi di 1°) e si continua traversando nella stessa direzione su di un’altra cengetta superiore fino ad un canale che la interrompe,sopra un salto roccioso di un paio di metri con una sottostante lingua terrosa (c.2920 m.).
Si risalgono le facili rocce (1°,roccia buona) sulla dx del canale fin poco sotto la forcellina da cui prende origine detto canale.
Si traversa facilmente il canale e si continua a salire per buone rocce di 1°-2° inclinando a sx fino a raggiungere la cresta (2950 m.).
Si percorre la facile cresta raggiungendo agevolmente la vetta (Prima Sorella 3005 m.).

3 commenti:

pastarella? ha detto...

scusami,
sei in moto perpetuo?

Ma quando trovi il tempo si scrivere sul log?, sei sembre in attività!

Cmq, complimenti.

Annibale ha detto...

Di giorno vado in montagna.
Di notte elaboro Post.

lamontagna ha detto...

ciao ragazzi, vi dò del tu come quando ci si trova in montagna. Vi disturbo per chiedere se per favore mi potete comunicare una vs. mail dovrei chiedervi un paio di cose per quanto riguarda una possibile collaborazione ad libro. grazie, Alberto
info@lamontagna.org
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