giovedì 10 ottobre 2013

DIRETTA ALESSANDRI-LEONE ALLA PARETE EST DELLA VETTA OCCIDENTALE




Domenico ALESSANDRI (detto Mimì) sicuramente è stato uno dei maggiori interpreti dell'alpinismo del centro Italia negli 60 e 70. L'apice della sua notorietà è stata raggiunta con la prima invernale alla parete nord di Monte Camicia che ,purtroppo, costo' la vita al giovane Piergiorgo DE PAULIS allora ventenne. Prima di quell'exploit Mimì aveva aperto due belle vie di arrampicata una al Paretone e l'altra alla parete est della vetta occidentale. La via del Paretone corre lungo il 3° pilastro, da me salita nel 1990 con il compianto Tiziano CANTALAMESSA prendendo la prima corsa della seggiovia e scendendo con la stessa...allora eravamo giovani e forti!!! Sicuramente è

la via simbolo della parete per la logicità della linea di salita,per la sua lunghezza di circa 500 mt. e la buona qualità della roccia. Spero di ripeterla prima del cosiddetto tramonto che mi auguro avvenga il più tardi possibile.La diretta alla parete est  vanta poche ripetizioni annuali, al contrario della vicina diretta Consiglio che ne offusca un po' la notorietà, perchè è una via "tosta" non tanto per i singoli passaggi ( massimo 6°) ma per la continuità dell'arrampicata che comporta un'attenzione sempre alta tenuto conto  della qualità della roccia che ti costringe ad una progressione ragionata e lenta. Non è come sul Corno Piccolo dove prendi e vai, qui bisogna ragionare, tastare gli appigli e caricarli. E' una via che richiede un ottimo grado di allenamento ed il possesso di un grado (almeno il 7° (6b) a vista per andarci tranquillamente chiaramente da capocordata.....altrimenti "...steteve alla casa". Antonio D'ARCANGELO compagno di cordata, unitamente alla Guida Alpina Leandro GIANNANGELI che ci ha magnificamente accompagnati, all'uscita della via ha così esclamato:"non ho mai arrampicato su una via di pari grado che mi ha impegnato come questa!!".Aggiungo io in questa sede :" il parere di Antonio è autorevole sia per il suo curriculum che per il grado di allenamento che possiede" ed allora ONORE A MIMI' che ha salito la via con gli scarponi e scarsi mezzi di assicurazione. AMPIO SERVIZIO FOTOGRAFICO NELLA GALLERIA DEL PONTIFEX.

8 commenti:

Unknown ha detto...

"Indovina che via ho fatto?" Così ha esordito il nostro Pontifex nel corso di una recente conversazione telefonica e io ho subito indovinato a quale via si riferiva. Questo perchè anche io ho fantasticato molte volte di salirla (quando ero in grado di farlo), ma poi non ho mai avuto il coraggio di provarci. Complimenti agli odierni scalatori e tanto onore a Mimì Alessandri.

pastarella? ha detto...

ma cosa sta accadendo .... non ha scritto in MAIUSCOLO. Finalmente.

Ma quale tramonto ... ne dovrai consumare ancora di corde.

Complimenti.

Anonimo ha detto...

WWWWWW il Pontifex
la tua fedele ammiratrice Rosy.

Fausto2000 ha detto...

O Pontifex...a parte Rosy..e un paio di"veterani" del Blog...che commentano, vedo uno stallo nei commenti e nei post...e tra l'altro proprio io sono uno di quelli che non ha postato quasi più nulla !
Come mai ?!
chiedo un tuo luminoso parere su questo buio momento...Infatti a parte gli ultimi LAMPI DI BIRRA, "fosse che fosse" che le tue gesta oscurino forse tutto il resto e forse minimizzino le nostre "umili ascensioni" ??!!
...

gabriele ha detto...

IL BLOG NON E' ALTRO CHE LA COPIA CONFORME, PER PARLARE UN LINGUAGGIO DA BUROCRATE, DEL MOMENTO IN CUI VIVIAMO!!!ASPETTIAMO TEMPI MIGLIORI CHE, PURTROPPO, NON VEDO ALL'ORIZZONTE.C'E' UN MALESSERE GENERALE CAUSATO DA NOI STESSI.MO' CHE RIENTRO IN CAMPO, DOPO LA PARENTESI ARRAMPICATORIA,SPERO DI DARE UNA SCOSSA A QUESTO DORMITORIO!!

Fausto2000 ha detto...

Attendiamo fiduciosi !
ma bada bene, o sommo, che...sotto la cenere ..."COVA LA BRACE !!!"

Anonimo ha detto...

ma nessuno trova vergognoso che tanta fama di grande esperto di montagna e di grande alpinista vada a qualcuno che raggiunse, come dice questo articolo, l'apice della sua notorieta', grazie ad un'ascesa che costo' la vita ad un giovane? Lo stesso Alessandri non faceva parte dell'improvvida esercitazione (o addirittura la guidava) che il 6 febbraio 1983 porto' a morire sotto una slavina ben 3 uomini, mentre altri 2 rimasero sepolti e sopravvissero miracolosamente? e questi li chiamate esperti? sulla pelle degli altri gli exploit non consumano. la montagna e' prudenza non e' follia, non smania di esibizionismo, non mania di protagonismo. se in questo modo ci si costruisce la fama, e' una vergogna.

Unknown ha detto...

Già il fatto di rimanere nell'anonimato da la dimensione del commentatore,gli imprevisti in montagna con le sue vittime non sono piani diabolici o folli...quindi credo che questo commento "anonimo" nasconda altro di personale.la montagna la vive chi la ama ed accetta i suoi rischi e le sue regole.

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