giovedì 7 aprile 2016

Rondinaio e Giovo.. Le grandi classiche dell'Appennino Emiliano

....Ormai è una corsa contro il tempo , questo anomalo caldo primaverile sta lasciando sempre più spazio a praterie fiorite e la montagna si prepara alla stagione della vita , il risveglio della natura è affascinante e il canto degli uccelli è  più che mai tranquilizzante, anche  il rimbombante  scroscio dei torrenti  ,che impetuosamente corrono verso valle, testimonia che il tempo per i Cavalieri è contato ...impreziosendo  cosi i pochi giornoi rimasti.
 Per riempirci gli occhi di meraviglia (e farci delle belle discese )oggi si va sul sicuro , anche perchè  ci accompagnamo a un gruppo di scialpinisti del cai di Bologna ; la scelta è Rondinaio e Giovo .
la prima salita è al Monte Rondinaio per la bella valle glaciale delle Tagliole ,dove a circa 1550 m slm incontriamo il lago Baccio .. la salita prosegue logica seguendo in parte il tracciato estivo ,per dossi e valloncelli , sempre sovrastata dalla bastionata est del gruppo del monte Giovo...
In questa salita io e Giambroz e Marcone ci dividiamo .. Gianluca accompagnerà gli scialpinisti del Cai prima sul Rondinaio e poi ,dopo una bella discesa (finestra del Rondinaio) e a una impegnativa risalita  alla cima Rondinaio Lombardo che svetta isolato alla testata est della Valle.
Marcone ed io invece , con grande calma ,ci prendiamo cura di accompagnare nella sua prima gita Angelo,
 La lenta risalita mi permette di vivere in pieno questi luoghi , per la loro bellezza e per i ricordi delle tante gite percorse. E proprio in queste  nevi e in queste luci che rispecchio il mio percorso ..quanto l'ho vista grande questa montagna . e quante volte il suo percorso ha scandito gli anni della mia vita ... sono passato tante volte di qua , ho scavato buche per difendermi dalla bufera..  soccorso persone in difficoltà , lottato con la crosta e la nebbia ,ma ho anche sorriso nella neve polverosa , e sono scivolato felice sui firn primaverili , quanto Rondinaio ... davvero tanto.
Siamo alla cima , piccola  e appuntita.... Angelo è molto teso e Marco continua a spiegare cose che non vengono ascoltate... lo sguardo è verso valle , e verso tutto quello che non si vede , anima e sguardo sono lontani , lassù ci si sente sempre un po soli...e allora si scende ,puntiamo la valle sotto i contrafforti dell Altaretto. . i nostri sci sono i primi a tracciare l'ampio canale che scende prima ripido per poi sempre più dolcemente fino ad appoggiarsi a un piccolo lago glaciale... ora iniziano dei radi boschetti di faggio e delle radure a prateria che con facilità ci conducono al lago Baccio e poi con comodo sentiero al rif Vittoria ,dove incontriamo Giambroz e i ragazzi del CAI
Qua ci dividiamo , Marcone e Angelo si fermano, mentre io ,Giambroz , e cai people ci dirigiamo verso la Borra dei Porci, una ripidissima salita che ci porterà ai 1990 m della vetta del Giovo.
            verso i Rondinaio
                         sulla ripida  salita che difende le conche sommitali
                     la conca che conduce alla vetta , dietro Grotta Rosa Altaretto e Giovo
                    verso la toscana le alpi Apuane..lontano  la Pania della Croce
                            cresta del Giovo
             ultime propaggini alla vetta.       il Rondinaio 1965m
                                         sulla cima Marcone e Angelo
                                  stupendi pendii isolati
                     la conca sotto la cresta ,versante est gruppo Giovo
                      primo e secondo canale del versante est del Giovo
                        i pendii nord del Rondinaio
                                            indimenticabili bianchi prati
                     il piccolo lago glaciale alla fine della  valletta
                               
il lago Baccio e una panoramica della alta Valle delle Tagliole
                                             









                                                           il rif Vittoria .punto di arrivo e partenza di numerose gite, ed è proprio da quì che ricomincia la seconda salita della giornata  , costeggiamo ora il Lago Santo , e i direzione sud puntiamo prima una ripida conca e poi un boschetto di faggi, con faticose e strette inversioni abbiamo ragione di questi pendii avversi

ora i pendii si aprono e la Borra dei Porci ripidissima si  manifesta in tutta la sua severa bellezza

            dentro la Borra dei porci
                                  ci si avvia all'uscita
il sole ora scalda impietoso e durante la discesa ci accompagneranno continui scaricamenti superficiali di neve umida .L'anfiteatro nord est del Giovo è sempre stupendo e grandioso, qua la neve a volte resiste fino a giugno ..
               il monte Cimone e il suo versante sud ovest visto dal Giovo
Giambroz si avvia al ripidissimo e esposto pendio finale che spesso incorniciato immette sulla affilata cresta che conduce alla vetta alla quale io e Gianluca ,stanchi ,giungiamo per ultimi. é stata una grande giornata ,manca solo la discesa che sarà bellissima , alla altezza di una grande giornata ,che ha reso felici e sorpresi tanti skialper che non conoscevano le tante faccie del nostro  appennino e quel nostro modo di viverlo ,rimontando le pelli anche tre o quattro volte cavalcando cosi creste valli a tutte le esposizioni.
                la cima del Giovo 1991 m
                                      Cavalieri  Fabrizio e Gianluca ,  sciare sempre ,, mollare mai , al limite bici

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