domenica 20 aprile 2008

Gita sul Monte Corvo

Il rischio di secessionismo e' rientrato. Anche oggi una bella congregazione di cavalieri. Componenti della squadra Angelo D., Emidio, Fabio, Angelo Mas, Pino ed il sottocritto. Partiamo sci in spalla dal piazzale degli impianti di prato selva con una certa tranquillita'. Dopo poche centinaia di metri intuiamo subito che aria tira: io, Emidio e Pino siamo gia' in maniche corte. Finalmente riusciamo a calzare gli sci pero’ e’ tutto un metti e togli. Raggiungiamo l'ingresso del vallone, primo pezzo in piano (si fa' per dire vedi foto) ancora qualche metro per chiaccherare e ridere poi il gruppo si sgrana. All'attacco del canale l'andatura si fa' lenta e scivolosa, Fabio avanti riesce a salire quasi fino in cresta , Emidio dopo un primo tratto molto tribolato decide di togliersi gli sci, io capisco che la salita dovro' farmela tutta con i ramponi, Angelo un po' per solidarieta' un po' perche’ in condizioni fisiche non perfette decide di accodarsi, l'altro Angelo (Mascioli) autentico caterpillar e’ di supporto a Pino che ha qualche problemino con l'attrezzatura. Il gruppo si ricompatta poco prima di arrivare in cresta, appena il tempo per tirare il fiato e si riparte, l'ultima diagonale la facciamo con gli sci, tranne Angelo D. che ramponi ai piedi si arrampica a tracciare la cima Occidentale del Corvo per poi raggiungere la vetta Orientale per il filo di cresta. Arrivati in vetta, con grande sorpresa troviamo due gruppi di ski alp, (uno di questi ci arera' tutto il nostro canale di discesa ) cosi' numerosi da far pensare di essere ad una festa dell' unita' (vista la loro provenienza, Marche,Emilia R.) in lontananza una bella veduta del lago di Campotosto ci fa' dimenticare la fatica (forse). Sgranocchiamo qualcosa, un paio di foto e giu' per la discesa. la ricerca della poca neve ancora vergine (come al solito) ci fa' dimenticare di immortalare questi momenti. Arrivati in fondo al canale rimettiamo gli sci in spalla e via per la strada del ritorno. Sulla quale facciamo tappa al bar di Montorio sede dei cavalieri, per la classica birretta.

nota: non portera' mica iella sto' nome Monte Corvo ( due ski alp in infermeria)

Relazione

Monte Corvo per il Fosso del Monte

Località di partenza Prato Selva 1375 m; Dislivello 1600 m; difficoltà BSA; Esposizione nord.

Accesso: dalla statale n. 80 L'Aquila - Teramo si seguono le indicazioni per Fano Adriano e Prato Selva (stazione sci).

Salita: Dal parcheggio adicente l'albergo di Prato Selva a m 1375 si sale lungo la pista a fianco della seggiovia fino a raggiungere il pilone n. 18, dove si piega a destra per una evidente carrozzabile (solitamente innevata). Si segue la traccia in leggera salita, fino ad uscire in una radura a circa 1710 m. Si risale verso sud la radura per prendere una crestina alberata con segni del sentiero estivo, che si seguono fin presso una piccola selletta tra la faggeta, Piana San Pietro 1790 m. Da qui scendere a sinistra in una valletta volta ad est e seguendo i segni del CAI si sbuca dal bosco nella conca ove, tra grandi massi di antiche frane, è adagiato il Rifugio del Monte 1614 m. Adesso si inizia a risalire al centro l'ampio vallone di Fosso del Monte, chiusa in alto da insuperabili barriere rocciose. A quota 2050 m circa, subito oltre un bastione roccioso al centro del Fosso, si piega a destra risalendo il ripido canale (anche gli sci calzati quando le condizioni lo permettono). Si raggiunge una selletta sulla cresta, oltre la quale si trova la Valle Crivellaro. Ora lungo la cresta per un largo crinale (provenendo dalla Valle del Crivellaro il tratto di cresta è piuttosto affilato ed esposto) che si salda alla cresta principale che unisce la vetta occidentale 2533 m alla più elevata vetta orientale di Monte Corvo a 2623 m. La traccia GPS prevede anche la salita alla vetta Occidentale del Monte Corvo, mentre normalmente si effettua una lunga diagonale verso est 150 metri sotto la vetta minore del Monte Corvo.

La discesa per l'intinerario di salita.

1 commento:

Unknown ha detto...

Caro Marco, non è vero che porta male il Monte Corvo. Il fatto è che hai avuto a che fare con una mantogna "vera", lontana da comode strade di accesso, impianti ed altre diavolerie. Voglio solo farti notare che lo sviluppo complessivo della gita, tra andata è ritorno, è di circa 16 chilometri (vedi traccia GPS su Giscover.com
Quindi è abbastanza normale sentirsi un po' acciaccati il giorno dopo, ma ....

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