sabato 17 maggio 2008

monte Brancastello per la cresta delle Fienare


Che dire, eravamo dubbiosi (io e Angelo) che il tempo non ci avesse permesso di realizzare questa uscita. Come spesso capita tra la gente di montagna saggia e riflessiva abbiamo deciso di andare comunque, sia quel che sia! e in effetti, richiamando un detto ormai famoso di Antonio T. "alla montagna ci si deve andare, poi si vede il tempo" (ovviamente ho tradotto dal loretese questa frase che per i più non avrebbe un senso compiuto) il tempo è stato gentile con noi.
Stupenda uscita, panoramica, sempre in crestra che per fortuna non era innevata altrimenti, come riporta il sig. Mazzoleni sulla sua guida, "potrebbe generare soggezione o addirittura spavento".
Per la relazione e l'inserimento delle foto confido, come sempre, nel buon Angelo che, fermandosi numerose volte per ammirare il panorama (in realtà si fermava per aspettarmi cercando - invano - di non farsene accorgere) ha scattato numerose foto. In realtà ho portato anch'io la macchinetta fotografica ma ero troppo in debito di ossigeno per utilizzarla.
La via e a dir poco spettacolare, entusiasmante soprattutto per noi majellari non abituati a questi pendii aerei.

=== per Gabriele! ===

Inizialmente pensavo che la documentazione fotografica realizzata da Silvio su alcune edicole sante a te dedicate fosse un abile gioco di fotomontaggi, e no! mi sbagliavo. Percorrendo la strada del ritorno Angelo mi faceva notare la bacheca votiva incriminata. E' tutto vero caro Gabriele, guarda, questa è l'unica foto che ho fatto.
Quando ho scattato la foto c'era il sole, guardando la foto a casa ho notato che nevicava, miracolo. Ti ringrazio, anzi ti ringraziomo per questa ennesima dimostrazione delle tue doti soprannaturali e divine (o malefiche!)
Durante il rituale caffè nel bar di Isola abbiamo sentito alcuni anziani signori discutere su alcune voci che girano un po da quelle parti circa un nuovo Gabriele che sta cercando di portare via il primato di miracoli al più conosciuto San Gabriele. Sei già una leggenda (non penso che il parroco se ne starà fermo e quieto, attento Gabrielle delle rupi, attento).

Relazione

Monte Brancastello (2385 m) per la cresta delle Fienare e discesa per il canale nord e vallone di San Pietro

Località di partenza: strada che da san Pietro (TE) sale alla Macchia di San Pietro a quota 1100 m ca.; difficoltà OSA; esposizione nord; cartografia Gran Sasso CAI L'Aquila.

Accesso: dall'uscita autostradale A24 di Colledara - San Gabriele si raggiunge Isola del Gran Sasso, di qui Pretara e quindi San Pietro. Dal paese si segue la strada asfaltata che inizia nei pressi del centro visita del Parco, fino a quota 1100 ca., quando l'asfalto lascia spazio al fondo sconnesso naturale che inizia a risalire nel bosco. Qui si lascia l'auto, a meno che non si possiede un fuoristrada con il quale è possibile proseguire fino a quota 1450 nei pressi di un rifugio di pastori.

Salita: dallo stazzo si prosegue uscendo dal bosco in diagonale verso est (da dx verso sx) , tagliando un ripido pendio valangoso, fino a prendere un valloncello poco marcato che si risale interamente fino a guadagnare il filo di cresta. Si continua sempre sulla cresta, superando la Cima delle Fienare a 1985 m (panorama grandioso!!) dopo la quale segue un tratto piuttosto affilata della cresta fino a raggiungere una comoda sella dalla quale si inizia a risalire un ampio pendio, puntando ora alle rocce (evitabili percorrendo una canalino a sinistra) che sembrano essere la cima. Continuare ancora sulla cresta fino a raggiungere prima la coma nord (ometto di pietre) e poi quella meridionale del Monte Brancastello (2385 m) dove c'è il segnale di vetta.

Discesa: Come detto il Brancastello ha due elevazioni contigue quasi pari per quota; tralasciando quella a sud con il segnale di vetta ci si porta sulla cimetta a nord, sporgendosi dalla quale si vede la parte alta del canale di discesa. Dalla cima ci si abbassa pochi metri per la cresta percorsa in salita e si piega decisamente a sinistra per entrare nel canalino che dalla vetta cala direttamente, molto ripido (35-40 gradi) nei primi duecento metri. Si prosegue nel bellissimo Vallone di San Pietro, dove la pendenza si attenua , fino a quota 1500 ca. dove si esce dal vallone per prendere verso destra una traccia di sentiero , seguendo il quale si raggiunge nuovamente il rifugio dei pastori .

In alternativa a questo canale, se non in condizioni, si può percorrere un canale parallelo. Dalla vetta meridionale del Brancastello (quella con segnale metallico) ci si abbassa verso ovest proseguendo sul filo di cresta quasi in piano, dopo 30/40 metri piegare decisamente a destra immettendosi in un canale che in alto forma una S continuando a scendere tenendosi sempre verso destra fino ad incrociare il canale che scende direttamente dalla vetta nord del Brancastello. Le difficolta' sono analoghe al primo canale.

Nota: la traccia GPS in discesa riguarda proprio questa seconda possibilita', per la mancanza di neve all'imbocco del primo canale.


1 commento:

gabriele ha detto...

CARO PASTARELLA, SICCOME SONO STATO INDECISO FINO ALL'ULTIMO SE VENIRE IN GITA CON VOI, HO VOLUTO COMUNQUE DARVI UN SEGNALE DELLA MIA PRESENZA, PUR NON VENENDO.

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