domenica 18 luglio 2010

17 luglio 2010 Vetta Orientale del Corno Grande per la Via Ricci

Dopo la Via dei Laghetti, ieri un’altra super-classica: la Via Ricci.
Siamo in 6 (Gabriele,Roberto, Fausto e figlio Federico, Pastarella e sottoscritto) e sbrighiamo con impegno i preliminari: incontro alle 6 a Pescara Nord, sosta al bar di S. Nicolò sulla Teramo Mare, importunamento delle bariste da parte del Pontifex, dimenticanza carburante da parte del Cavalier Silvio che torna un po’ indietro a Montorio…

Si parte dai Prati Alti. Aggiriamo a destra l’ Albergo Diruto, giusto per addolcire la salita. Incontriamo amici vari alla Madonnina, quindi imbocchiamo il sentiero per il Rifugio Franchetti.

A meta strada fra Madonnina e Franchetti incontriamo il Cavalier Walter con figlio, il cavalierino Ludovico. Il sunnominato cavalierino, sta esprimendo qualche sommessa protesta per la durezza del cammino. Cerco di intervenire con le buone: lo fotografo, e lo minaccio di farlo finire sul blog. Beh…non so se questo ha contribuito...ma Ludovico arriva al Franchetti: bravo!

Sosta al Franchetti. Ci prepariamo quindi e imbocchiamo il sentiero dietro al Franchetti che porta alla “Ricci”. Fausto si prepara miscelando polverine e pozioni.


Il Pontifex a 30 metri dal “Franchetti” avvista (beh…in realtà passiamo a 1 metro dalla signora) una signora assorta in meditazioni, seduta sulla pietraia: “Signora, si è smarrita?”. Naturalmente il resto della compagnia fischietta, e assume svariate posture volte a sottolineare che la vicinanza al Pontifex è puramente casuale.

Si inizia la via. Con i Cavalieri l’avevamo fatta varie volte slegati. Ma in effetti forse è bene attrezzarsi con kit da ferrata, come questa volta.
Federico, il figlio di Fausto, cammina veloce, e si destreggia bene sulla Ricci, dove procede di conserva col padre, che lo ha legato con una grossa corda da 60 metri! Infine li vedrò arrivare in cima, il padre un po’ disfatto ed il figlio soddisfatto. Beh…Federico è ora un Cavaliere a tutti gli effetti. Invece dovremmo aprire una procedura d’infrazione a carico del Cavalier Fausto, reo di aver dimenticato una corda adeguata…


La via Ricci è un gran bella via, su ambiente selvaggio, su cui si aprono squarci bellissimi sia lato Calderone che sul versante opposto.

Sulla cima dove sto stravaccato da un po’ ad aspettare, mi raggiunge un signore in t-shirt rossa e pantaloncini corti. Comincia a parlare, ha un forte accento straniero. Molto simpatico, viene da New York, vive a Roma da anni, dove era più bello vivere prima…
Temo molto l’arrivo del Pontifex.
E il Pontifex arriva. E’ molto rallegrato dalla presenza del “Mmericano”. A più riprese raggruppa tutti “Dai, facciamo le foto col “mmericano”. All’americano, che in realtà è piuttosto italiano, visto che i genitori sono campani, dice “ Beh, però co’ stà faccia mi pari più nù sioux che nù mmericano”.
P.s. Se i nostri simpatici amici della Vetta Orientale leggeranno per caso il blog, e mi autorizzeranno, pubblicherò qualche foto della cima.

Ad un certo punto il Pontifex avvista una tavoletta di cioccolato in mano ad uno dei due compagni del simpatico “americano”, che nel frattempo sono arrivati:
“E’ cioccolata quella? Dammela un po’…”
“Ahh…gradisce un pezzo di cioccolata?”
“ Mbè certo!” (risposta sottintesa: Ma che c…di domande fai?)


Il Pontifex estrae dallo zaino il suo pranzo. Suscita molto interesse un suo nuovo materiale, che viene debitamente offerto a tutti i presenti, e che i più coraggiosi accettano di assaggiare. Molto probabilmente si tratta di materiale edile, qualcuno suggerisce che sia stato comprato alla Vemac. La discussione si sviluppa. Una delle ipotesi più accreditate è che si tratti di pannelli da controsoffitto. In effetti Federico sposa appieno questa tesi, e chiede a Gabriele “del controsoffitto”. Forse però ha ragione il nostro americano che sostiene che questo materiale, seppur biasimevole-aggiungo io, è da utilizzare come base per tartine e simili. Ma è molto pericoloso se ingerito da solo!


Scendendo dal Franchetti sul sentiero mi capita quello che a noi dovrebbe capitare spesso, essendo un preciso obbligo istituzionale del Cavaliere: salvare una donzella!
Ella si è bloccata sul tratto di sentiero protetto da corrimano. E il compagno pare non disporre di mezzi per prestarle soccorso. Mi chiede aiuto. Io la vesto della mia imbracatura, gli consegno il mio kit da ferrata. Procedo all’indietro sul tratto periglioso, aziono per lei il kit da ferrata, e passo passo la…salvo! Finita l’operazione sono veramente un Cavaliere soddisfatto.

8 commenti:

pastarella? ha detto...

Si, proprio una bella uscita.
Sicuramente un attestato va a Ludovico che ha anche "attentato" al Pontifex durante la salita!!!

Per il lodevole comportamento tenuto dal Cavalier Silvio propongo che a questi venga riconoscito un "Attestato di Pubblica Benemerenza" .

(chissà come sarebbero andate le cose se al ponto del cavalier Silvio ci sarebbe stato .....)

Walter ha detto...

Hai proprio ragione Pastarella! Abbiamo teso un abbuato al Pontifex: io mi sono nascosto dietro una svolta del sentiero e Ludovico si è seduto sui bordi aspettando il passaggio del Pontifex. Come il Sommo si avvicina inizia a fare domande al bambino - piccolino, sei solo? Come ci sei arrivato fino qua? - Al che Ludovico guardandolo dice: Ma tu sei il Pontifex? Vi avrei fatto vedere l'espressione compiaciuta del Sommo Cavaliere che annuiva alla domanda rimanendo completamente sbigottito del fatto che ormai anche per chi è in tenera eta' il mito non è piu' un personaggio dei cartoni bensì Lui: il Pontifex!

gabriele ha detto...

CONTINUAZIONE DEL COMMENTO DEL CAVALIER PASTARELLA.... il Pontifex:la donzella,incantata dalla presenza del sommmo, si sarebbe buttata sulle sue braccia e, come nelle favole, sarebbe stata portata in salvo senza l'ausilio dell'imbrago ed attrezzature varie, giustamente utilizzati dal cavalier Silvio in quanto non dotato di poteri seduttivi tali da immaginare un salvataggio diverso da quello effettuato!!!!

pastarella? ha detto...

commento al seguito del commento del mio commento: "... Silvio, il momento è quello giusto, FATTI CRESCERE I BAFFI!"

Silvio ha detto...

Si si voglio assolutamente un attestato di benemerenza..."perchè il Cavaliere, incurante dei pericoli, traeva in salvo una donzella in difficoltà in ambiente estremo".
Pregherei però i Cavalieri di non mettersi a fare precisazioni...ad esempio è inutile raccontare che sullo stesso sentiero transitavano tranquillamente bambini, e che io già avevo cercato di soccorrere il figlio del Cavalier Walter,Cavalierino Ludovico, che però non voleva saperne di essere salvato e passeggiava tranquillamente sul periglioso sentiero...

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

E bravo Ludovico...sia per la "passeggiata", sia per lo scherzetto al Pontifex...ma nessuno stupore, visto il cognome che porti!
Si, penso che con i BAFFI il Cavalier Silvio starebbe alla grande, ma il Pontifex comunque non avrebbe rivali!

Polveronzola ha detto...

Ah, mi mancate! Meno male che posso continuare a seguirvi anche da qui.
Ma qualcuno ha avuto la prontezza di spirito di filmare o fotografare il salvataggio della donzella?
Caro Pontifex, le farò un po' di pubblicità anche a Zermatt così, se le capiterà di venire qui, la riconosceranno immediatamente.
In effetti Silvio con i baffi potrebbe dare del filo da torcere al Pontifex.

gabriele ha detto...

CON I BAFFI O SENZA BAFFI, IL CAVALIER SILVIO DEVE ACCONTENTARSI DEL SECONDO POSTO PER VARI MOTIVI !!E NON E' POCO!!!
COMUNQUE, NON E' TIPO DA BAFFI PERCHE' HA I LINEAMENTI DEL VISO E LA PELLE ENTRAMBI DELICATI.

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