venerdì 23 settembre 2011

Ascensione semiseria alle cime del Costone (Velino)

 
Poteva essere una tranquilla passeggiata sul fiume Vomano in sandali e pantaloncini corti. Partenza comoda alle 7,30 e camminata breve con Polveronzola e Marco. L'idea invece non ci convince affatto: tutto troppo facile. Per noi, superstite manipolo di cavalieri erranti, c'è bisogno di qualcosa di più avventuroso. Soprattutto nel giorno in cui Silvio e il Pontifex lanciano l'attacco finale al Dente del Lupo, l'ultimo vero ostacolo al traguardo dei 2000. Su proposta di Mascherone si decide per un trek sulle creste della cima del Costone, sul Velino, facendo tappa al rifugio Sebastiani dove Mascherone ha festeggiato i suoi migliori 50. Nulla d'impegnativo per carità, ma almeno qualcosa che sa di montagna.

Il Costone


Partenza al solito posto e alla solita ora. Alle 8 e passa siamo ai Piani di Pezza, un altipiano attraversato da una strada sterrata divorata senza fatica dal suzuki vitara del Mascherone. Gran fuoristrada il Vitara di Mascherone: 14 anni portati bene, a gas in autostrada e a benzina dove c'è bisogno del ruggito di tutti i suoi 100 cavalli. Da 6000€ in su per chi è interessato ad acquistarla. Non credo interessi a Velluto che al Sebastiani è venuto non per provare la macchina di Mascherone, ma per fare bird watching.



Velluto ci indica la strada


Io vedo aquile dappertutto, Velluto evita di dire fregnacce e parla vigliaccamente di rapaci. Uno stormo di Grifoni Reali lo vediamo sul serio. In primo piano davanti a noi, ali spiegate, testa insaccata nel corpo e becco affilato come una lancia.


In cerca di uccelli rapaci



Sullo sfondo il lago della Duchessa. Quello dove le BR avrebbero gettato il corpo di Moro, ricorda Velluto. A vederlo così sembra uno stagnetto d'acqua piovana, dico io. Da una ricerca su internet risulta che potrebbe essere lui. Ha ragione Mascherone.

Velluto e Mascherone sulla cima del Costone

Dal Costone Orientale raggiungiamo il Costone Occidentale camminando in cresta. Ci fermiamo per una sosta mangereccia. Ho solo delle pesche asfittiche. Mascherone mi propone il suo panino alla mortadella. Velluto ingolosito improvvisa il gioco delle tre carte e in cambio della mortadella mi rifila un panino stopposo al prosciutto che mi si pianta in gola. Passato mezzogiorno, ormai  satolli, decidiamo di scendere a valle.


Mascherone e il suo berretto. La sua eleganza è un tratto distintivo

Prendiamo la strada verso Campo Felice e completiamo in un paio d'ore il giro di rientro al rifugio. Birra o non birra, l’esitazione si dissolve nel sorriso dell’oste che saluta amichevolmente Mascherone. E’ la brunetta dagli occhi blu che ha organizzato la sua festa. Mascherone è raggiante: il Grande Assente qui ci è venuto 2-3 volte ma lei non se l'è mai filato di pezza! Di birre ne prendiamo 2. Bevo e fumo con Mascherone. Velluto guarda nel vuoto: è entrato in fase rem.

Io e Velluto dopo la bevuta

S’è fatta una certa ed è tempo di rientrare. Giusto il tempo di far mangiare un po’ di polvere ad una patetica renault scenic che procede a tentoni sulla breccia. A metà pomeriggio siamo di ritorno a Pescara per l’ultimo bagno a 31°.


12 commenti:

il Grande Assente ha detto...

Eleonora è stata un tema ricorrente e alcuni esilaranti episodi l'hanno vista indiretta e incolpevole protagonista.....Ciò che è accaduto in occasione del piacevolissimo compleanno del Mascherone rimarrà indelebile nella memoria dei Cavalieri intervenuti!!!Per quanto riguarda le mie presunte infruttuose incursioni, ammetto di essermi recato in più occasioni al Sebastiani (in numero assai superiore a 2/3 volte) e credo sia sintomo eloquente della circostanza che l'accoglienza è stata molto piacevole......

il Grande Assente ha detto...

P.S. Ti invito, inoltre, a riflettere sulla frase "su proposta del Mascherone..." che hai utilizzato espressamente nel post. Ebbene, credo che avresti potuto tranquillamente ometterla perchè è davvero superlfua!!! Non avremmo avuto comunque alcun dubbio sull'identità dell'organizzatore dell'uscita......

Il Mascherone Vince Odoardi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Il Mascherone Vince Odoardi ha detto...

Caro Grande Assente, credo di aver capito a quale episodio tu stia alludendo, ma come ben sai la pressione atmosferica altera le reazioni delle bevande gassate quando fuoriescono dalle bottiglie...è una legge della fisica...come la tua pressione sanguigna e le tue conseguenti reazioni...!

Silvio ha detto...

Bravo Massimo, e complimenti per il tuo primo post!
Sulla brunetta vorrei raccontare una storia.

C’era una volta il Mascherone, e c’ero una volta io. E quella volta c’era anche il Rifugio Sebastiani, e dentro c’era anche la brunetta occhi azzurri.
Correva il giorno 31 luglio 2010 e correvo io come al solito dietro ad un 2000 e poi ad un altro.
Arrivati al Rifugio io avevo il preciso dovere di raggiungere Cimata di Puzzillo e Cimata di Pezza. Mezzora andare, mezzora tornare…in un’ora saremmo stati di nuovo al Rifugio.
“No, no, vai tu. T’aspetto qui” disse il Mascherone, e prima che partissi era già immerso in amabile conversazione con la brunetta.
Andai, tornai, lo ritrovai ancora immerso in amabile conversazione con la brunetta.
Comunque ora io avevo il preciso dovere di raggiungere il Costone.
“No, no, vai tu. T’aspetto qui” disse il Mascherone, rimanendo immerso in amabile conversazione.
Andai, tornai, lo ritrovai ancora immerso in amabile conversazione con la brunetta occhi azzurri.
Dovemmo ripartire in fretta e staccarci dalla brunetta e dalle cime.

Da allora il Mascherone spiega a tutti che ho un debole per la Brunetta Occhi Azzurri.

E tutti sono vissuti felici e contenti.

La Brunetta, perché conosce bene il “Teorema della Donna Del Rifugio”: una donna immersa in un rifugio sposta un’attenzione pari ad almeno tre volte l’attenzione spostata al livello del mare.

Il Mascherone, perché ha trovato la sua collezione: non i 2000 ma ogni pietra e altura intorno al Rifugio Sebastiani.

Io, perché ho trovato la Brunetta.

Il Mascherone Vince Odoardi ha detto...

Beh, non è vero…era dal mio compleanno che non ci tornavo, e mi ha fatto piacere fare anche il Costone occidentale che “mi mancava”…inizio a parlare così anche io, anche se in realtà, non mi mancava affatto perché ero vissuto bene lo stesso fino a poco prima…
Ad ogni modo ringrazio l’amico Cavalier Silvio per aver rievocato quel momento nel quale, oltre alla bellezza dei luoghi e all’amicizia, si unì la cordialità dell’oste con il quale mi intrattenni per il tempo strettamente necessario ed unicamente per definire il menù della settimana dopo. Quello del Grande Assente, poi,…è ancora un altro film…
Complimenti Massimo

il Grande Assente ha detto...

E' noto che il Cavaliere Inconsapevole attribuisca sempre ad altri pulsioni, desideri e pensieri che sono esclusivamente Suoi....Forse Massimo era l'unico che non lo sapeva!!!

Fausto2000 ha detto...

Massimo complimenti per il Post...come vedi anche un'uscita semiseria scatena commenti a iosa !!!

Scusate ma .... Brunetta NON FOSSE PER CASO...IL MINISTRO ?!

:-)

Il Mascherone Vince Odoardi ha detto...

Il "Cavaliere Inconsapevole" consapevolmente sa di fare, suo malgrado, da capro espiatorio...

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Unknown ha detto...

Bravo Massimo! Hai interpretato perfettamente lo spirito dei Cavalieri, anche se il Mascherone vi ha teso una "trappola" ...però vi ha portato in un bel posto, nel caso non eravate mai stati da quelli parti.

Annibale ha detto...

Sapevo di questo amore del Mascherone.Mi è stato raccontato l'episidio dal Cavalier Silvio,con dovizia di particolari e di risvolti psicologici.

Piuttosto...da quello che ricordo io nella zona del Lago della Duchessa si diceva che si trovasse nascosto Moro (vivo),prigioniero ad opera delle BR.Non mi pare che se ne cercasse il corpo nel lago;il corpo come noto si è trovato nella Renault a Roma,vicino alle Botteghe Oscure!

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