martedì 6 settembre 2011

Punta FANIS SUD - Ferrata Tomaselli






inizio con il famoso traverso


placche verticali


la cengia mediana


la cengia mediana


parte finale


Riccardo


placca finale


i miei piedi sullo strettissimo forcellino con precipizio dai 2 lati


Franco,Riccardo e la Tofana de Ròzes


discesa


discesa sotto alla selletta della quaira de Fanis

La ‘Tomaselli’, con percorso esposto, impegnativo e quasi completamente attrezzato con funi metalliche, sale la bella parete sud ovest della Punta Fanis Sud, la prima delle torri che si ergono dalla Cresta di Fanis. E, pur non essendo eccessivamente lunga, è reputata una delle ferrate più belle e difficili delle Dolomiti. Ma di questa salita, oltre al grande impegno tecnico che richiede un’ottima esperienza e preparazione, è senz’altro da sottolineare anche la bellezza del paesaggio e dell’indubbio fascino esercitato delle Cime di Fanis. Senza tralasciare naturalmente l’interesse storico della zona, teatro della lunga guerra di posizione del 1° conflitto mondiale. Tutti aspetti che ne fanno una delle mete più complete e raccomandabili.

ACCESSO GENERALE
Da Cortina d'Ampezzo al Passo Falzarego (SS 48) poi con la Funivia del Lagazuoi all'omonimo rifugio, raggiungibile dal Passo anche con il sentiero 402-401 (h 2 - disl. 630m).

ACCESSO
Dal Rif. Lagazuoi in breve si scende alla Forcella del Lagazuoi e, sempre per la pista dell’Armentarola, si continua a scendere fino ad incrociare il sentiero 20b. Per questo si traversa sotto la cresta nord ovest del Lagazuoi Grande e quindi si sale alla Forcella Granda, da cui si raggiunge il vicino Bivacco Della Chiesa, posto nei pressi dell'attacco della ferrata.

MATERIALE
Normale dotazione da ferrata.

NOTE DIFFICOLTÀ
L’impegno complessivo è di tutto rispetto. La breve traversata iniziale,il camino-diedro e la paretina verticale che porta alla cresta sommitale sono passaggi che ben indicano il grado di preparazione dell’escursionista.
descrizione:
ITINERARIO
La famosa traversata verso sinistra, poco sopra l'attacco della Tomaselli, è da sempre reputata dagli appassionati delle ferrate come un valido test selettivo. Dunque un buon banco di prova (in genere molto frequentato), per testare il grado di preparazione in vista degli itinerari più impegnativi.Questa traversata è uno dei punti più difficili della ferrata e va affrontato con forza di braccia e appoggio dei piedi su parete liscia.
Subito dopo il verticale attacco e una volta superato il liscio traverso orizzontale posto sotto uno strapiombo, si prosegue per pareti verticali ed esposte fino alla zona mediana della parete.
Si percorre un sentiero che porta a sinistra per l'Alta Cengia di Fanis.
Ci si sposta quindi a sinistra, per tracce, fino ad un bivio da dove si continua a salire per le verticali ed esposte paretine di destra. Giunti ad un terrazzino, si superano poi alcuni gradoni di roccia e si giunge alla base di tratti attrezzati molto ripidi, anche leggermente strapiombanti.Infine si percorre un lungo camino-diedro piuttosto impegnativo, fino ad arrivare ad una forcelletta.Si affrontano in successione un'ultima verticale placca solcata da una fessurina che conduce alla cresta da cui per facili e gradinate rocce si giunge alla cima (2980m).
Circa 1.30h dall'attacco.

DISCESA:
la discesa avviene sul versante nord-est percorrendo una ferrata di difficoltà inferiore, ma comunque non banale, per circa 30' fino alla selletta Fanis (2820m - h 0,30).Da qui un canalino detrico permette di arrivare ai piedi della parete sud fino ad incrociare il sentiero n.20b.
Quindi senza raggiungere la Forcella Grande si discende per ghiaioni per poi guadagnare la Forcella Gasser depot dalla quale, con il sentiero 20b (questa volta per il suo ramo sud ovest così da godere anche al ritorno dell’ombra) si raggiunge la Forcella Travenanzes. Da qui, per segnavia 401, si continua in discesa per il Passo Falzarego.
In alternativa si può risalire al Rif. Lagazuoi per raggiungere il Passo in funivia.

6 commenti:

Il Mascherone Vince Odoardi ha detto...

Complimenti per l'uscita, relazionata in modo tecnico e piacevolissimo!

Unknown ha detto...

posso esprimere la mia "sana invidia"?

Anonimo ha detto...

Bellissima ferrata! Secondo me la piu' bella delle Dolomiti. Hai un po' esagerato sulla valutazione della traversata iniziale mentre il diedro finale e la placca di uscita meritano decisamente piu' rispetto!!! Comunque complimenti per la descrizione.

Annibale ha detto...

x Angelo:

invidia di che? di una ferrata???

Silvio ha detto...

Bellissima uscita. Condivido invidia per ferrata!

Unknown ha detto...

Non solo della ferrata, ma anche semplicemente della vacanza in Dolomiti. Vedrò di rifarmi....

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