lunedì 2 giugno 2008

...presagi

...dopo una breve consultazione con nostro rammarico (mia e di Angelo) conveniamo che l'uscita di oggi potrebbe essere classificata come la "chiusura" per questa stupenda stagione ski-alp. Come chiuderla? Gran Sasso, canali Bissolati?. Ok, ore 06.00 solito ponte. Chi siamo? chiedo disinteressato, Angelo mi risponde "Mimì e Cocò, abbiamo aperto insieme e chiudiamo insieme".
Puntualissimi, ore 06.01 siamo già in viaggio al contrario di altri raid in cui i ritardatari non mancavano mai adducendo, tra le altre cose, scuse fantasiose.
Tutto fila liscio, troppo liscio.
Iniziamo la salita, il tempo non è dei migliori ma si va comunque.
Superato il sassone, quando ormai siamo quasi all'attacco della direttissima "crack" il mio bastoncino si spezza! Prontamente Angelo dice "mo cineputeme arii alla case". I tentativi di riparare l'attrezzo sono vani.
Angelo a questo punto dice che questo è un segno del destino, un presagio. Senza esitare iniziamo a scendere.
Quante volte vi è capitato, a posteriori, di analizzare una sventura e individuare alcuni segnali che visti con il senno del poi possono essere interpretati come segni del destino, dei presagi. Be noi questa mattina abbiamo deciso di non sfidare il destino, tutto sommato in montagna ci siamo stati comunque.
Ora siamo costretti a rinviare la chiusura alla prossima settimana e nasce spontanea una domanda: ma chi è Mimì e chi è Cocò? il televoto è aperto.
Foto by Angelo

8 commenti:

Unknown ha detto...

Sono Mimì, o Cocò se preferite...
Non vi nascondo che durante la salita verso il "sassone" sono stato assalito da strani pensieri, anzi "cattivi presagi". Forse su queste mie sensazioni ha influito il cielo coperto da strane nuvole e molta umidità, ma non mi sentivo tranquillo!
Per questa ragione, nel momento in cui pastarella mi ha comunicato di aver rotto un bastoncino, non esitato a rispondere che potevamo tornare a casa. E non mi pento di averlo fatto!
Signori alla prossima....

gabriele ha detto...

"MENO MALE CHE SILVIO NON C'ERA!!!!". PARAFRASANDO L'INNO DELL'ILLUSTRE CAVALIERE.IL RESTO LO LASCIO ALLA VOSTRA FANTASIA.

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

a proposito di "presagi" rammento 2 episodi che vi riporto, a patto che l'illustre Pastarella non mi venga a tacciare di "visione non proprio positiva della vita" perchè non c'entra niente:
- un canale del Morrone con il Cavalier Silvio anni addietro: salto di roccia friabile, neve marcia ed erba ripida - niente di particolare,anzi Silvio mi disse "dai,abbiamo fatto ben altre cose! - ma la testa mi disse "torna a casa" e così feci aspettando il cavalere in mia compagnia che proseguì ancora per poco, poi ostacolato da altro salto forse più difficile.
La sera ascoltai in TV che su altro canale del Morrone era morto un ragazzo scivolato su una lastra di ghiaccio o roba simile versante Sulmona.
- Bivacco Bafile con Angelo e il Grande Assente: programma ambizioso, forse troppo per l'epoca, bivacco e mattina dopo Canalone Centrale.
Cielo cupo, nuvole minacciose, orario pomeridiano, rocce alle nostre spalle del Paretone molto scure, senso di solitudine determinarono nel Grande Assente la visione di "tre bare che scendevano" che ci esternò e che ci indusse a consumare il tè caldo di Angelo conservato nella nota borraccia termica (ancora in uso)e a battere in una ritirata forse poco dignitosa ma senz'altro saggia.
Il giorno successivo o 2 giorni dopo, non ricordo bene, appresi dai giornali che una coppia si era avventurata verso il Bafile e l'uomo precipitò e morì.
Non so se credere o non credere però...
I presenti ricorderanno gli episodi, immagino

pastarella? ha detto...

...credere o non credere, questo si che è un bel dilemma...
La storia delle tre bare non la sapevo ed è davvero macraba.

Unknown ha detto...

Ricordo molto bene la questione delle tre bare. A dire il vero preferisco ricordare ....

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

Bèh, macabra non lo so; il repertorio di quegli anni comprendeva molto divertimento e la "testa" sempre in montagna.
In quel momento ridemmo per la "sparata colossale" delle visione delle tre bare che scendevano. Però credo che ci suggestionò abbastanza da indurci sulla via del ritorno (si metteva pure brutto e doveva scurire)

Il Grande Assente le sparava grosse, senza preavviso e da ogni orifizio!
Un poligono, praticamente

pastarella? ha detto...

... adesso ho capito, roba da buco dell'ozono e surriscaldamento del pianeta... noto a pochi intimi! ;)

Fester ha detto...

Bravi la montagna ha sempre ragione e da grandi Cavalieri questa è la prima cosa da ricordare.....comanda LEI

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